“Tre domande al Cav.Uff. Liberato Esposito presidente del Club Costiera Sorrentina & Vesuvio.”
-di Geppino Balzano–
Nell’incontro avuto con il Cav. Uff, Liberato Esposito nella recente riunione del Consiglio Direttivo del Club da lui presieduto, gli abbiamo chiesto cosa pensasse sulla nuova chiusura delle attività sportive dilettantistiche previste dall’ultimo DPCM che, resosi necessario dalla violenta ripresa della diffusione della contagio da covid-19, produrrà, inevitabilmente, gravi danni all’economia nazionale e allo sport in genrale.
Cosa pensa presidente Esposito sulle nuove restrizioni decretate con l’ultimo DPCM?
“Come uomo che ha dedicato la vita allo sport, sono molto preoccupato per questo nuovo stop imposto al mondo sportivo dilettantistico. Pur riconoscendo il momento difficile che stiamo vivendo, causa Covid-19, in qualità di presidente del Panathlon International Distretto Italia Club “Costiera Sorrentina& Vesuvio”, non posso non esprimere la mia totale solidarietà alle società sportive dilettantistiche , come anche a palestre, piscine e scuole di danza. Queste, nonostante abbiano applicato scrupolosamente tutte le norme anti Covid per l’adeguamento dei locali e la santificazione degli ambienti con un notevole sforzo economico, pur sempre necessario per garantire la sicurezza degli iscritti, si vedono costrette a sospendere nuovamente ogni attività, in base all’ultimo DPCM che sicuramente condivido ma pienamente consapevole dei gravi danni che produrrà al mondo dello sport.“
Come commenta la sospensione di tutte la attività sportive dilettantistiche, comprese quelle formative delle scuole di avviamento allo sport e tutte quelle a scopo ludico amatoriale in relazione ai club Panathlon che, impegnati costantemente nel promuovere i valori essenziali dello sport, sono costretti a limitare la propria attività?
“La sospensione di tutte le attività sportive dilettantistiche penalizza, tra l’altro, lo sport di base, che e’ salute, prevenzione e vita, e il lavoro di tante persone che lavorano presso centri sportivi pubblici e privati. Il Panathlon, movimento internazionale, con i suoi club, impegnati costantemente per la diffusione dello sport ispirato all’etica, alla solidarietà e al Fair play, promuove studi e ricerche sui temi dello sport e dei suoi rapporti con le società. Collabora con scuola, università e altre istituzioni culturali per garantire a tutti la possibilità di una sana educazione sportiva. Con la chiusura di tutti i centri, si e’ fermata anche l’attività dei club Panathlon.”
Secondo lei, quali alternative avrebbe dovuto prendere il governo per salvaguardare anche la salute fisica e psicologica dei ragazzi che, già costretti alla didattica a distanza, si vedono privati di uno dei pochi momenti ludici che l’attività scolastica sportiva li conferiva?
“Consapevole che, gestire una simile pandemia causata da un virus di cui non si sapeva nulla e’ cosa difficilissima sia per gli scienziati del Comitato Tecnico Scientifico che per il governo in carica, ritengo non facile suggerire soluzioni diverse dai provvedimenti in atto anzi, dal mio punto di vista lo ritengo inopportuno. Come è oramai noto, il C.T.S. ha il compito di suggerire, in scienza e coscienza, i provvedimenti necessari per contrastare la diffusione del virus killer e Il governo che deve attuarli attraverso i DPCM, ha il difficile compito di modularli sulla base delle due esigenze primarie necessarie per la vita di una nazione ossia, la salvaguardia della salute pubblica e l’economia nazionale che, causa i lock-down totali, rischia, inesorabilmente, di affondare. Spero solo che questi ultimi provvedimenti riescano a rallentare la diffusione del contagio regalandoci un Natale più sereno e la riapertura dei centri sportivi che tanto aiutano sia il fisico che la mente dei nostri ragazzi.”