Un libro promosso dal Panathlon in uscita per «Fuorionda»
La straordinaria vicenda di vita di un personaggio, idealista e provocatore, che creando il visionario «Metodo di amplificazione dell’errore» ha innovato radicalmente l’attività di ricerca sul movimento umano. Curato da Adalberto Scemma con prefazione di Federico Schena il volume, 360 pagine complessive, è promosso dal Panathlon Gianni Brera-Università di Verona e si avvale della collaborazione di personalità dagli interessi multiformi (uomini di sport, giornalisti e scrittori, medici e psicologi) che a vario titolo, seguendo le linee guida tracciate da Bragagnolo, si sono inserite lungo il suo percorso di ricerca pervase dalla medesima curiosità di conoscere.
Ne è nato spesso un confronto dalle imprevedibili implicazioni in una sorta di sinestesia foriera di mille stimoli. Viene in mente un termine oggi usato soprattutto dai critici musicali: contaminazione. Una energia creativa che nel tempo continua ad ampliare quel patrimonio di conoscenza di cui il Profe è stato l’ispiratore: è la magia di un percorso che lo ha visto lasciare tracce significative sia nel mondo della scuola, con la configurazione dei programmi della facoltà di Scienze motorie, sia nel mondo dello sport, vissuto attraverso una vasta gamma operativa, dalle gemme di Sara Simeoni ai successi della Valanga azzurra dello sci.
Accanto a Bragagnolo la presenza di personaggi sempre in grado di far coincidere le lucide istanze del cervello e le spinte emozionali del cuore. Ecco dunque una cascata di riflessioni a raggiera, sul movimento e sulla vita, sulla stasi e su quel paradosso in sospensione che si chiama tempo. Come se la biomeccanica, primo gradino di una lunga scala cognitiva, agevolasse il contatto tra il pensiero analitico e l’esperienza meditativa.
Non è mai stato lontano dal vero chi ha intuito la relazione tra gli interrogativi dello Zen e le risposte della meccanica quantistica. Di certo Bragagnolo, sulla scia di Edelman, ha innovato l’approccio alla conoscenza del movimento senza mai rassegnarsi a una frattura tra le due culture. Di qui l’analisi sulla struttura del cervello per arrivare alla definizione di coscienza «non come sostanza ma come processo». Di qui, infine, l’elaborazione di quel metodo neuronale-situazionale (M.A.E., method amplification error) che ha rivoluzionato di fatto, scardinando il dualismo cartesiano, tutte le teorie di stampo sovietico sulla periodizzazione del processo di allenamento.
Il volume, edito da «Fuorionda», sarà disponibile dalla fine di ottobre nelle librerie e sui principali canali di diffusione e può essere anche richiesto, su prenotazione, alle segreterie del Panathlon International per WhatsApp ai numeri 344.0454560, 340.821733, 340.8593496 e 348.2966907. Verrà presentato in anteprima a Villafranca, città natale di Walter Bragagnolo, poi di seguito a Verona, Bolzano, Parma, Mantova e Brescia.