-di Enrico Brigi–
Non senza strascichi è andata in archivio la terza giornata di campionato. Il turno, in realtà è rimasto ancora una volta monco visto il rinvio del match tra Genoa e Torino, a causa della positività al Covid riscontrata in 17 tesserati della società ligure. È finita, invece, tra le polemiche il match clou tra Juventus e Napoli. I bianconeri, infatti, si vedranno assegnata la vittoria a tavolino in quanto la squadra di Gattuso non si è presentata in campo, a seguito del divieto alla trasferta imposto dalla Asl del capoluogo campano. Secondo i bianconeri è stato rispettato il regolamento, figlio del protocollo sanitario vigente, mentre secondo il club di De Laurentiis era auspicabile un gesto di fair play da parte dei padroni di casa. Nelle prossime settimane, staremo a vedere cosa succedere.
Tornando a parlare di calcio la vetrina spetta ad Atalanta e Milan, entrambe a punteggio pieno. I bergamaschi, rifilando una cinquina al Cagliari, hanno ottenuto la terza vittoria di fila ma, soprattutto, hanno dimostrato uno stato di forma fisica e mentale da far invidia. Non è stato da meno la formazione di Stefano Pioli, che pur priva di Ibrahimovic, ha battuto con un secco 3-0 il neo promosso Spezia. I rossoneri hanno vinto con qualche sofferenza ma dimostrando ottima qualità. Alle loro spalle si sistemano Sassuolo e Inter. I neroverdi si confermano compagine di tutto rispetto visto come hanno archiviato la pratica Crotone (4-1 il risultato finale ndr) senza particolari patemi mentre i nerazzurri hanno impattato per 1-1 in casa della Lazio, apparsa ancora in leggera convalescenza. Da segnalare anche l’importante vittoria del Benevento che ha avuto ragione del Bologna grazie a una rete di Lapadula mentre è caduto per la prima volta il Verona in casa del Parma che ottiene i primi tre punti della stagione.
Infine, secondo stop per la Fiorentina, vittima forse oltremisura di troppe voci di mercato, in casa contro la Sampdoria mentre l’Udinese ha rimediato la terza sconfitta di fila, perdendo in casa contro la Roma. La panchina di Ivan Gotti inizia a traballare paurosamente.
Ora arriva la pausa per gli impegni delle nazionali, una sosta quantomai salutare per permettere a tutti, una volta chiuso il mercato, di iniziare a tirare le prime somme e fare le prime utili quanto importanti riflessioni