-di Raimondo Meledina–
Solo tre anni fa le complicanze di una setticemia avevano costretto i chirurghi ad un amputazione transtibiale bilaterale, e sembrava la fine, ma proprio in quel momento per Gianmatteo Punzurudu ha avuto inizio un lungo e faticoso percorso che qualche settimana fa lo ha visto protagonista nei Campionati Italiani Paralimpici di Atletica leggera di Jesolo nei quali ha conquistato la medaglia d’oro nel lancio del peso e quella d’argento nella competizione del giavellotto con addosso la casacca della Luna e Sole di Sassari.
Ai “tricolori” apertisi lo scorso 11 settembre, si erano iscritti 152 atleti in rappresentanza di 42 Società e per il 24enne atleta del quartiere San NIcola (Ozieri) si trattava dell’esordio assoluto, non avendo mai gareggiato sinora, per cui le cose non potevano andare proprio meglio…
– Sono molto soddisfatto delle mie prestazioni – queste le parole di un raggiante ma composto Gian Matteo Punzurudu – siamo andati oltre ogni più rosea aspettativa, soprattutto se penso che mi presentavo ai campionati nazionali con alcuni problemi fisici e l’ansia dell’esordiente che mi mordeva lo stomaco. Poi, una volta che sono stato sul campo di gara, mi sono guardato un pò indietro e, pensando ai tanti sacrifici fatti con gli istruttori Tiziana Secchi e Marco Sanna, ho raccolto tutte le energie che avevo in corpo ed ho centrato due bellissime medaglie, che dedico alla mia famiglia, alla Società Luna e Sole, ai miei istruttori, alla fisioterapista Eleonora Grandolfo, al Panathlon Club Ozieri che mi ha sempre incoraggiato, ed alla mia città, Ozieri, con particolare riguardo per i giovani.
Legittima soddisfazione per il lanciatore, che come abbiamo appena detto non potrà che migliorare nell’imminente futuro, nel quale sogna di allargare il suo raggio d’azione, competendo anche nei 100, 200 e 400 mt. piani che sono le specialità in cui “sente” di potersi destreggiare al meglio ed essere competitivo, facendo sempre dell’applicazione lo strumento per centrare gli obiettivi.
-Non sono un talento nato- aggiunge Punzurudu- ma la volontà di lavorare duramente e la voglia di migliorare giorno dopo giorno non mi difettano, e certamente sono questi i fattori che, alla fine, mi hanno consentito di primeggiare, dimostrando agli altri, ma soprattutto a me stesso che la vita, nonostante a volte si presenti in modo crudele, può regalare emozioni e momenti di gioia inaspettati, ripagando seppur in parte per le sofferenze patite ed i loro strascichi-.
Da noi sollecitato in merito al messaggio che si sente di inviare in particolare ai giovani, in un mondo in cui valori pregnanti come la dirittura morale, la serietà ed i comportamenti virtuosi diventano sempre più un optional, Gianmatteo non ha avuto dubbi: – Invito i miei coetanei ed i giovani in generale a condurre una vita sana, all’insegna dell’amicizia e dell’impegno, anche a costo di qualche rinuncia, perché gli stili di vita per così dire “esagerati” non sono portatori di alcunché di positivo, sia in campo sportivo che sociale. Soltanto coltivando questi valori si potranno ottenere risultati apprezzabili, nella vita e nello sport, preparandosi nel contempo all’assunzione di responsabilità e a diventare la classe dirigente del domani. –
Fra gli obiettivi futuri, l’atleta della Luna e Sole, che a Jesolo è stato seguito dagli specialisti di protesica in campo sportivo di Vigorso di Budrio e conta di migliorare le proprie prestazioni anche grazie alla tecnologia che nel settore ha davvero fatto passi da gigante, la partecipazione ai Campionati Italiani per Società di Roma del 03/04 ottobre pv e la Coppa Lanci di Narni(Terni) del 24/10 p.v.
Intanto il “nostro” continua a lavorare duramente e cerca “casa” (ergo campo) per poterlo fare nel migliore dei modi e continuare un’avventura che, tutto sommato, è solo agli inizi e che, senza dubbio, gli regalerà e ci regalerà ancora tante importanti soddisfazioni.
Ad meliora, Gian Matteo!!
1 Comments
Vittorio Olmetto
Forza Gianmatteo! Siamo tutti con te. Sei un un grande. ?????