Gara caratterizzata anche da un rigore (parato), una traversa ed un palo
-di Massimo Rosa–
Stato di grazia del Chievo che impiega nove minuti a piegare il quotato Spezia. Infatti non trascorrono che sessanta secondi ed è già in vantaggio con Djordcevic, ben appostato sul primo corner della serata e pronto mettere la palla in rete. Al nono è invece Segre che con un piattone devia il cross di un ottimo Obi.
Il due a zero annichilisce gli avversari che non si aspettavano un Chievo così determinato e costruttivo, sicuramente nella loro mente c’era ancora quello battuto sonoramente in giugno, ed al quale avevano rifilato tre goal. Non sapevano infatti che Mr. Aglietti è il coach degli spareggi, tanto che potrebbe scrivere un trattato sull’argomento per come riesce a motivare e trasformare i suoi giocatori in vista del rush finale. Lo scorso anno portò infatti l’Hellas Verona in serie A, partita con gli sfavori dei pronostici come sta accadendo sino ad oggi con il Chievo.
Il Chievo anche dopo il raddoppio continua ad attaccare per assicurarsi il terzo goal che gli darebbe un bel margine di sicurezza in vista del ritorno in Liguria, dove l’attenderà un match al calor bianco.
Come da usuale copione lo Spezia affronta il secondo tempo con maggior vigoria alla ricerca della rimonta, ma il Chievo sbarra qualsiasi accesso, e man mano che passano i minuti l’impresa si fa sempre più ardua. Il segnale che non è serata è il rigore tirato da Ricci, parato dallo specialista Semper, e la traversa colpita da Nzola. Il Chievo a sua volta colpisce il palo con Mursay. Tutto inutile, il 2 a 0 del Chievo resta il punto di partenza della nuova sfida di martedì prossimo.
Chievo in buona salute che sente odore di finale, almeno ad oggi, ma l’ultimo verdetto spetterà al Picco di La Spezia.
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