-Massimo Rosa
Non poteva finire diversamente il rapporto tra la Juventus e Maurizio Sarri dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Lione.
I segni evidenti e continui di questi ultimi tempi non lasciavano dubbi di una crisi in atto perchè si facesse conto di una Juventus determinata e cinica, come eravamo abituati a conoscere, cioè di una squadra dal forte carattere che intimoriva gli avversari.
Quella era però un’altra Juve, era quella di Massimiliano Allegri, plasmata a sua immagine e somiglianza. Una Juve che non conosceva la parola generosità non concedendo niente a nessuno, perché l’unico credo era vincere. Con ciò non vuole dire che Sarri non abbia fatto un buon lavoro, perché non si vince casualmente uno scudetto difficile come quest’ultimo, ma semplicemente non ci ha regalato ciò che noi tutti ci attendavamo: il bel gioco, con quel popò di solisti di livello mondiale che ci ritroviamo.
Nel corso di quest’ultimo anno abbiamo assistito ad un “gioco non gioco” fatto di mille inutili passaggi che consentivano sempre agli avversari di erigere delle fortezze quasi inespugnabili, e solo le prodezze di CR7 e Dybala riuscivano a regalarci il risultato. Ma per fare quei goal quante energie si son sprecate? Se pensiamo al recente passato delle Juventus targate Conte ed Allegri, queste avevano diversi frombolieri che risolvevano le partite, soprattuttto perché al tiro in porta ci si arrivava spesso e volentieri. Ed il “Pressing Juve che fine ha fatto?“. Esso era quell’arma vincente che faceva schiattare dopo un tempo gli avversari, senza dare loro scampo che permetteva di attestare la propria superiorità all’avversario. Dov’è finita dunque la personalità bianconera?
Comunque per schiarirvi ulteriormente le idee, se non l’avete ancora letto, leggete il pezzo di ieri mattina, cioè prima del match con il Lione, di Romano Mattè “Attenti a quei due: Sarri “Giochismo” Allegri “Risultatismo”. Capirete molti perché (www.panathlondistrettoitalia.it).
Lo sterile e dispendioso possesso palla ha fatto il suo tempo, oggi bisogna fare girare la palla velocemente con pochi tocchi, verticalizzandola altrettanto rapidamente: Atalanta ed Hellas Verona docent. E la Juventus non poteva restare ancorata al passato.