-di Massimo Rosa–
Verona 01.07.20 –
Hellas e Parma sino al fischio d’inizio erano appaiate a trentanove punti, era dunque uno scontro diretto per conquistare la quasi matematica certezza di restare ancora in serie A. L’hanno spuntata i gialloblù di Juric per 3 a 2 di una strana partita. Forse di strano non c’è alcunché, perché tutte e due hanno palesato stanchezza. E’ pur vero che anche la temperatura della Valle Padana è ricca di caldo umido tipo oggi, e quindi non giova, soprattutto non giova giocare ogni tre giorni.
I giocatori di casa avevano ancora nelle gambe la scoppiettante partita contro il Sassuolo che li aveva messi a dura prova. Proprio per il motivo dell’eccessivo affaticamento erano stati messi in panchina giocatori irrinunciabili come Zaccagni, Lazovic, Pessina ed Empereur. E la loro assenza si è fatta notare.
Dunque i ritmi giocati erano alquanto blandi. Il verona attaccava senza pungere. A pungere era invece il Parma che in un rapido contropiede metteva la palla sul piede di Kulusesky, il nuovo gioiellino della Juve, che nello spazio di un fazzoletto calciava portando i parmigiani in vantaggio. Sarebbe sembrato il prologo di una brutta serata, ma così non è stato. Il Verona ci provava senza sfondare. Si giocava molto sulla fascia sinistra, ma Lazovic era in panchina. Si arrivava così al minuto quarantacinque, ed il signor Valeri di Roma concedeva due minuti di recupero. Proprio quelli che ci volevano. Infatti nell’ultimo giro di lancette era atterrato ingenuamente Samuel Di Carmine. Rigore sacrosanto che lo stesso giocatore calciava realizzando il pareggio.
Nel secondo Half, per dirlo all’inglese, il Verona aggrediva gli avversari passando in vantaggio con una splendida rete di Zaccagni, nel frattempo entrato in campo contemporaneamente a Lazovic. Ma i ducali non ci stavano e pareggiavano dieci minuti dopo. La rete nasceva da una respinta del numero uno veronese giusto sui piedi di Gagliolo, che tutto solo ed a porta spalancata riequilibrava il risultato. Trascorrevano altri diciotto minuti ed i gialloblù di casa portavano a tre le loro reti, merito di un veloce contropiede in cui Verre dettava il pallonetto per il piede di Pessina che scarica in rete la palla della vittoria.
L’Hellas vola a quarantadue punti cominciando a sognare l’Europa. Basterebbe insistere.
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