“I PERSONAGGI DELL’URBE”, Interviste (Im)possibili di Lorenzo D’Ilario
L’Assessore allo Sport di Roma Capitale racconta la rinascita di Campo Testaccio ed anticipa le prossime sfide sportive dell’amministrazione capitolina
Mercoledì 17 giugno il Distretto Italia del Panathlon International ha avuto il piacere di intervistare Daniele Frongia, Assessore allo Sport, alle Politiche Giovanili e ai Grandi Eventi di Roma Capitale e Commissario straordinario UEFA EURO 2020. Tra le numerose tematiche trattate, in primo luogo, la riqualificazione di Campo Testaccio, storico impianto di calcio nel cuore di Roma che verrà presto restituito al tessuto sociale capitolino. Ampio spazio anche allo sport praticato dalle persone con disabilità, un importante fattore di inclusione sociale che è riuscito nell’impresa di riunire tutte le forze politiche sotto la stessa bandiera. Non poteva mancare, infine, uno sguardo alle prossime sfide che vedranno coinvolta l’amministrazione romana in ambito sportivo. Su tutte, l’organizzazione di quattro partite, compresa la gara inaugurale, della manifestazione più attesa del calcio europeo, EURO 2020, posticipata al prossimo anno a seguito dell’emergenza sanitaria.
A che punto è la bonifica e messa in sicurezza di Campo Testaccio e quando tornerà ad essere un impianto sportivo a disposizione del Rione?
Ad oggi la fase di recupero è completata. Prima di tutto, abbiamo dovuto provvedere a una serie di interventi di natura amministrativa per restituire allo sport quello che in passato si voleva trasformare in un parcheggio sotterraneo. Quindi è stata la volta della riqualificazione dell’area. Oggi, finalmente, Campo Testaccio non è più una boscaglia con un’enorme buca in disuso ed è pronto per una successiva fase. Sebbene sia ancora prematuro indicare una data certa, posso garantire che l’impianto sarà ad uso sportivo e che la cittadinanza potrà fruirne al più presto.
Ritiene che potrà svilupparsi un’attività sportiva strutturata compatibile con le esigenze delle scuole e dei giovani del Rione?
Certamente. Si tratta di un aspetto fondamentale: qualunque progetto sportivo atterrerà su Campo Testaccio dovrà necessariamente tenere conto delle esigenze dei cittadini, dei comitati e delle scuole. Vi sono tanti edifici scolastici limitrofi all’impianto ed il progetto dovrà essere aperto alle scuole, specialmente nelle ore mattutine. Senza dimenticare, poi, tutte le persone con fragilità del Rione.
A proposito, è ben nota la sua sensibilità su disabilità e integrazione nello sport, potrebbe dirci qualcosa in merito?
Negli ultimi quattro anni ho imparato molto dallo sport, vivendolo non solo dal punto di vista dell’intrattenimento ma anche della salute, della prevenzione e, soprattutto, dell’integrazione. In particolare, ho potuto rendermi conto, attraverso diversi progetti seguiti da Roma Capitale, dell’importanza che riveste lo sport nella vita di un ragazzo con disabilità. Ho ammirato e sostenuto attivamente gli Europei di calcio a 5, il baseball e il softball per non vedenti, così come l’hockey, il basket, il rugby in carrozzina elettrica e il “sitting volley” (la pallavolo paralimpica). Non a caso la nostra amministrazione ha promosso queste discipline nel villaggio allestito all’EUR in occasione del Gran Premio di Formula E e collabora attivamente con il Comitato Italiano Paralimpico e le varie federazioni per dare la massima visibilità e forza a tutto il movimento paralimpico. Ad esempio, stiamo lavorando con il presidente della FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) Sandrino Porru ad un protocollo per promuovere nelle scuole i corsi tenuti presso il Centro Sportivo di Preparazione Paralimpica delle Tre Fontane. Inoltre, lo scorso anno abbiamo accolto in Campidoglio la “Carovana dello Sport Integrato”, un’iniziativa promossa dallo CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) che ha coinvolto studenti provenienti dagli istituti scolastici di tutta Italia in attività sportive e culturali rivolte ai disabili. Infine, la sindaca Raggi ha istituito la figura del Disability Manager, ricoperta da Andrea Venuto – ex campione di hockey in carrozzina elettrica -, e sono particolarmente orgoglioso che si sia instaurata una sensibilità trasversale da parte di tutte le forze politiche attorno alle tematiche della disabilità e dell’integrazione.
Quali sono i progetti dell’amministrazione per lo sport a Roma?
Innanzitutto sono decine i progetti già portati a termine. Tanti altri saranno ultimati entro la fine della nostra consiliatura, mentre altri ancora verranno lasciati in eredità per essere completati. Attualmente, a causa dell’emergenza sanitaria, siamo fermi con gli eventi sportivi internazionali ma stiamo lavorando a una grande programmazione dalla seconda metà dell’anno fino al 2021. Proprio in questi giorni stiamo realizzando un progetto per le sessioni sportive nei parchi e stiamo sistemando, tramite bandi o accordi con le federazioni, numerosi impianti per mettere a disposizione dello sport quanti più spazi possibili. Ovviamente continuiamo a lavorare anche sul dossier relativo allo Stadio Flaminio.
Purtroppo gli Europei di calcio sono stati rinviati al prossimo anno. La Capitale è pronta ad ospitare la manifestazione?
Siamo già pronti, il modello rimane invariato ed approfitteremo del rinvio per mettere a punto ulteriori dettagli. Ci impegneremo a rendere EURO 2020 – la UEFA ha deciso che continuerà a chiamarsi così, ndr – una vera e propria festa cittadina. In particolare, allestiremo la “Fan Zone” più grande mai realizzata nella storia del calcio. Quest’area, che sarà ad accesso gratuito e richiamerà oltre ai romani sicuramente tanti turisti italiani e stranieri, sarà diffusa sia al centro che nelle periferie.
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