-di Francesco Schillirò–
Purtroppo,tutto quel che temevo e scritto in mie precedenti considerazioni sulla riapertura del calcio , si è realizzato.
Venerdì e sabato abbiamo assistito alla ripresa dell’agone calcistico con le due semifinali di coppa Italia.
Ognuno di noi ha visto, che una buona parte di quello che giustamente ci è stato vietato in questo periodo, si è realizzato.
Non scendo in particolari,ma tutti gli spettatori ,abbiamo rilevato:
Quale distanza di sicurezza sono state rispettate?quali norme cautelative basilari per evitare un eventuale contagio di strette di mano,abbracci e baci, non sono stati effettuati?.
Leggo intanto dalle cronache che una signora è stata multata di 400 Euro per aver dato un bacio al figlio.
Che esempio diamo a chi in questo periodo ha sofferto con perdita di familiari,o è stato in lockdown costretto a non poter fare una effusione nemmeno a chi condivide lo stesso tetto, non per paura di essere visto e multato ,ma per reciproco rispetto.
Amo il calcio,sono tifoso e vorrei poter tifare per la mia squadra del cuore,ma sottolineo da medico e giornalista,nutro dei dubbi ,ovviamente personali e non condizionanti sulla tranquillità dell’apertura.
Avendo ,nel mio lontano passato praticato attività sportiva di squadra ,non dò alcuna colpa agli atleti;perché in campo agirei allo stesso modo.
Tutti i comportamenti in campo,fanno parte dell’agone e non possono essere frenati o “ingessati “; è la stessa spinta agonistica che ti fa vedere “solo e solo il risultato”.
Se non ricordo male,era vietato di avvicinarsi all’arbitro,è avvenuto?.
A questo punto ,se siamo ripartiti ,facciamo riacquistare ad ognuno la propria libertà e come si dice in Sicilia con un espressione significativa del carpe diem “ Comu nesci si cunta” che tradotto significa “sperando di avere la possibilità di raccontare come va a finire”.
1 Comments
paolo.dazzi39@gmail.com
Purtroppo le tue sono considerazioni condivisibili che sono fortemente diseducative…
Sappiamo bene che tutto quanto permesso è una forzatura finanziaria.
Speriamo bene
Come si potrà ancora negare l’attività giovanile? Che invece dovrebbe ripartire ridicolmente senza pallone.
Andiamo avanti