–di Massimo Rosa-
Un antico gioco popolare di origine italiana che si insediò nel centro di Londra nel 1693.
Quando si dice “Pall Mall” il pensiero corre automaticamente al pacchetto rosso di sigarette americano, sinonimo di una certa élite di fumatori, soprattutto di quelli tra gli anni ’50 e ‘60. Ma questa marca non è solo tabacco da fumare (meglio non avere questo dannoso vizio), Pall Mall è anche e soprattutto una famosa via di Londra, non però popolare alla massa di turisti che quotidianamente la invadono. Poi vi racconteremo il perché di questa sua fama.
Le due parole inglesi, tanto celebrate, componenti questo nome, altro non sono che l’anglicizzazione di un antico gioco italiano: il Pallamaglio. Di qui Pall Mall.
The Pall Mall è la strada per antonomasia in cui risiedono i gentlemen club più esclusivi della capitale inglese, che corre parallela poco più in alto alla Mall, l’ampio viale che congiunge Buckingham Palace a Trafalgar square.
The Pall Mall è praticamente parte di un ideale isolato comprendente St. James St., Piccadilly St. e Regent St.
Dicevamo, e poi spiegheremo il perché, è la strada dei più rinomati club maschili della città, tra questi: l’Athenaeum, Travellers Club, l’Oxford and Cambridge Club, per nominarne alcuni. Non va però dimenticato il primo club sorto in questo quartiere della City of Westminster, cioè il White’s Club, fondato nel 1693 dal veronese Francesco Bianco, anglicizzato in Francis White, dove oltre a gustare dell’ottimo cioccolato si giocava d’azzardo, come successivamente sarebbe accaduto anche negli altri circoli. Ecco spiegato il perché di questo concentramento di circoli.
Torniamo ora al gioco del Pallamaglio.
Si dice ch’esso risalga al XII secolo e fosse praticato nella penisola italiana. Sembra, molto probabilmente, avere origini napoletane, anche se i francesi ci contendono la paternità.
Il gioco, come qualsiasi altra attività ludica, era la quotidianità delle classi nobiliari, per ingannare il tempo nelle interminabili oziose giornate.
Si legge, in un documento del 31 maggio 1700, ch’esso fu autorizzato da re Vittorio Amedeo II di Savoia nell’attuale area del Valentino, dopo che il terreno fu sistemato per potervi giocare, “Per ricreazione e divertimento pubblico che s’introduchino (sic) nel Valentino li Giuochi detti volgarmente delle Bolle, e del Maglio, come si praticava nel Parco, prima che fosse ridotto a coltivo”.
Dall’Italia il gioco approdò alla corte di Luigi XIV, più conosciuto come il Re Sole ed ancor più per la sua celebre frase: “L’Etat c’est moi”, lo Stato sono io, che, innamoratosi della Palle – Malle, fece sistemare il prato delle Tuileries per poter giocare con la sua corte. Quindi attraversata la Manica, il gioco napoletano arrivò sull’Isola d’Irlanda prima di approdare successivamente nel XVII secolo alla corte di Carlo II d’Inghilterra, con successo.
La reggia, che a quei tempi non era Buckingham, bensì St. James’s Palace che, guarda caso, si trovava, e si trova ancora, proprio nell’attuale Pall Mall Street. Ecco dunque il nuovo gioco che da Pallamaglio diviene Palle – Malle per anglicizzarsi in Pall Mall, dando così origine alla famosa via, molto frequentata dalla nobiltà della capitale, of course.
Ma cos’è la Pallamaglio ?
Innanzitutto c’è da dire che il gioco a sua volta diede origine ad altri giochi: il Cricket, il Croquet ed il Golf.
Si giocava con mazza o mazzuolo e palla di legno, utilizzando quello di nespolo, che venne poi ricoperta da stoffa per attutirne i colpi. La palla doveva passare sotto un archetto oppure doveva entrare in un buco.
Vi erano quattro modi di disputare la partita: Rouet, un testa a testa tra due giocatori che dovevano effettuare il giro di campo col minor numero di colpi; Passe, gioco a squadre composte da quattro o sei giocatori; Chicane, praticato su terreno accidentato; Big Shoot, gara tra due a chi lanciava più lontana la palla.
Cosa resta ai giorni nostri di questo sport ? Poco o nulla, forse se vi avvicinerete al Cricket potreste provare l’emozione di una partita di Pallamaglio. Ma forse.
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