-di Fabrizio Pasquali–
Era destino che il grande Stirling Moss non arrivasse mai al titolo iridato (forse lo aveva superato, come disse qualcuno), dato che in una garetta a Goodwood subisce quel gravissimo incidente che lo toglierà definitivamente dalle gare, ma non dal titolo di “Sir” che Elisabetta II d’Inghilterra giustamente gli riconobbe “alla carriera”.
Ma si era già visto come la Scuola inglese fosse agguerrita e preparata in Piloti e Costruttori, continuando la “scia di Verde” che avevamo anticipato nel titolo del capitolo.
Il 1962 vede appunto la rimonta britannica che, avendo messo a punto motori dell’ordine di 200 Hp, presenta mezzi del tutto competitivi con Ferrari, ma, nel telaio, superiori data la nota tradizione di cui si è parlato precedentemente.
B.R.M. schiera G.Hill e Ginther; Lotus scende in pista con Clark, Arundell e Taylor; Ferrari , fiduciosa della 156, non cambia e la ripropone in gara con l’iridato P.Hill, Baghetti, Bandini, Mairesse e R.Rodriguez.
Vi sono Marchi nuovi e, come diverrà costume in F.1, tutti inglesi, fra cui Brabham che, memore dei trascorsi di progettista-pilota, ha fondato una sua Casa di vetture da competizione (temporaneamente userà il propulsore Climax), Lola (pure con Climax), ed ancora Lotus, ma spinta questa da B.R.M.
La stagione sarà fra le più avvincenti anche e soprattutto per la lotta fra due grandi Campioni (Clark e G.Hill) che, disponendo di mezzi assolutamente competitivi, esalteranno le specifiche qualità personali: la predilezione all’attacco ed al rischio (Clark) e l’assoluta regolarità, conoscenza della vettura e purezza nello stile di guida (G.Hill).
Già in apertura di stagione emergono tali doti: in Olanda infatti Clark sembra fare il bello e cattivo tempo con la sua Lotus, la più all’avanguardia del mazzo (telaio monoscocca e posizione aerodinamica del pilota sdraiato nell’abitacolo plasmato per la sua forma); la sua irruenza però fa cedere il cambio ed arriva implacabile l’altro scozzese (G.Hill) a cogliere puntualmente la vittoria.
Sarà questo un ritornello che sentiremo spesso, ma non si creda che Hill non fosse veloce in quanto regolarista: chi scrive, in quel tempo, era uno sperticato sostenitore del Pilota in B.R.M. perché ne vedeva la bellezza delle sue traiettorie ed ammirava l’uso della vettura sì al limite, ma senza strapazzarne gli organi più a rischio.
Per nulla a Montecarlo Hill vince più di ogni altro, dato che il tortuoso tracciato monegasco esalta tali doti di perfezionismo.
Va dato atto per altro a Clark che in questo ’62 il suo Coventry-Climax cede al B.R.M. in fatto di affidabilità e tenuta e che forse le famose “canne d’organo” (all’epoca quasi un simbolo per la B.R.M.), assieme ad altri accorgimenti disperdenti il calore, hanno contribuito alla formidabile tenuta della vettura.
G.Hill vince in Olanda, Germania ed a Monza; è secondo in Belgio e negli U.S.A.; colleziona punti ovunque meno che in Francia.
Ma all’epoca valeva ancora la regola dei “migliori cinque risultati” per cui Clark (vittorioso a Montecarlo, G.Bretagna ed U.S.A.) , alla viglia dell’ultimo G.P. in Sud Africa, può ancora ambire al titolo nel caso di vittoria.
Lo “Scozzese volante” (come passerà poi alla storia dei motori), guida per tre quarti della gara con oltre mezzo minuto su Hill, ma qualcosa cederà nella sua vettura e, dopo inutili tentativi di rimanere in gara, dovrà abbandonare, nel fumo totale, Gran premio e Titolo.
D’altra parte, per dirla con “Don Lisander” ( sto parlando di Manzoni….), “….la c’è una Giustizia….” E mai un titolo fu meritato come il primo di Graham Hill perseguitato da un regolamento assurdo.
Magnifico terzo è McLaren su Cooper-Climax, grazie alla vittoria a Monaco ed ai podi in G.Bretagna, Italia, U.S.A e Sud Africa.
Completiamo il quadro sinottico della stagione menzionando la buona prova complessiva di Surtees su Lola (con due podi) e Gurney con la bella Porsche (motore tutto coperto e raffreddato ad aria-come d’abitudine nella Casa tedesca- e freni a disco) vittorioso in Francia e terzo in Germania.
Annata quindi tutta “Verde Inghilterra”, dato che ai primo quattro posti figureranno Case britanniche con Porsche solo quinta a pari punti con Ferrari (tre podi per P.Hill ed uno per Bandini).
Classifica Piloti : 1 G.Hill; 2. J.Clark; 3. McLaren; 4. Surtees; 5. Guerney
Classifica marche: 1. BRM; 2. Lotus Climax; 3. Lola…6. Ferrari
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