Redazione “Gianni Brera”
Benvenuto al nuovo redattore Fausto SILIPO
Fausto Silipo è stato un difensore roccioso (Catanzaro, Palermo, Genoa) ma di buona tecnica e, soprattutto, di una correttezza esemplare. Lo è stato anche come allenatore di lungo corso, sempre con un’attenzione speciale al fair play. Lo accompagna l’immagine di uomo di calcio acculturato, una rarità all’epoca (e non certo una presenza inflazionata al giorno d’oggi). Da un giudizio su Pelè & Ronaldo all’analisi del lascito letterario di Gianni Brera il passo è stato brevissimo. E non poteva mancare i ricordo di quello straordinario brano che Brera ha dedicato al gol di Pelè in Benfica-Santos, finale della Coppa Intercontinentale. Un tocco di classe anche da parte di Silipo nel momento in cui, citando ampiamente Pelè, omette di ricordare che di “O’Rey” è stato avversario sul campo, sia pure in amichevole. Dall’archivio abbiamo recuperato una foto che li ritrae assieme. Buona lettura! AD
di Fausto Silipo
Pelé e Ronaldo. Ho trovato questa foto. Ripeterò alla noia che il brasiliano, è unico. Ronaldo, per il mio modo di vedere il calcio è quello che forse per … completezza, quindi unione delle varie qualità, nonché valori morali, più gli si…avvicina! Tutto qua.
Sotto ci sono Brera e Rivera. Perché posto questa foto?
Tutti sanno gli strali cui il Pelé dei giornalisti sportivi italiani …faceva omaggio al geniale calciatore milanista. E quindi?
Quanto c’era di costruito? E perché non pensare che anche il suo proverbiale razzismo e antimeridionalita’ non fosse esageratamente da lui stesso volutamente esagerato?
Oggi magari nessuno darebbe credito?
Ho dei motivi per pensarlo. Lui andava e veniva da Napoli. Con Palumbo litigava ma lo apprezzava. Quando morì scrisse Brera : “… non ti ho mai lesinato la mia stima : chi ti ha indicato con maggior calore e sincerità sono stato io. Non te l’ho detto. Conservo il tuo ultimo abbraccio scritto Quindi? quel …bordello l’affascinava!
La sua straordinaria penna, tutto poteva!
Certo ha lasciato un’eredità pesante. Io da bambino, ancora ignaro, leggevo i suoi articoli calcistici e ne ero affascinato. Non capivo o facevo finta di non capire le sue battute salaci e pesanti. E poi mi risulta che pur avendo caratteri opposti ma fermi e decisi, stimasse tanto Vladimiro Caminiti, fratello del mio amico Benvenuto, il quale appartiene anch’esso alla lista dei miei …preferiti. Penne sublimi, difficile anche, trovare differenza nella loro scrittura, anzi “POESIA” Propendo sempre per la “pscologia etnica” di cui spesso ci si nutre. Brera dedicò molti articoli alla stella sudamericana. Immensa è l’eredità che il poeta ha lasciato al giornalismo, non solo sportivo e alla lingua italiana.
“Correndo, senza sforzo apparente, ha fissato i bulloni in terra ed ha scaricato fulmineo la pedata : ha mirato, si è visto : Punto. Gol”
“Non ho mai visto nulla di simile” pronuncia Brera” “Mi esalto e lo esalto” L’ho veduto far questo : caricare tre birilli e battere di sinistro sul portiere. “Esce una faccia nera : un par di cosce ipertrofiche e un tronco nel quale stanno due polmoni e un cuore perfetto : è Pele’
” È alto 1,73 mi pare; tracagnotto e potente, ma nello stesso tempo agile e sciolto come i grandi atleti olimpici che corrono soltanto. Batte di sinistro e destro, sempre mirando. Dribbla con movenze armoniose, sornione senza sculettare o danzare come tanti.
La palla si è fermata al primo contatto e senza vento : ricade ammansita sull’erba : un piedino prensile l’accarezza mentre l’altro spinge : accorreva un avversario : si è coricato come un birillo : avanza un altro : piroetta e si carica un altro birillo : ora parte Pelé in progressivo è Berruti che vola fingendo di allenarsi.
Per oggi basta
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