Roma 15.05.20- E’ sempre più notte fonda nel calcio. I calciatori dicono no al ritiro il prossimo 18 , mandando così all’aria le già risicate possibilità.
Il governo è sempre più nell’imbarazzo della decisione, dopo che l’Associazione Italiana Calciatori e la Lega hanno espresso la stessa intenzione rinviare il ritiro a partire dal 13 giugno, limitandolo a sole due settimane.
La dura presa di posizione scaturisce dall’avversità al protocollo della Federcalcio, che approvava le indicazioni del Comitato scientifico, un protocollo che evidentemente non garantisce la salute degli atleti.
Questa mattina alle 12 incontro di vertice tra il presidente Gravina, accompagnato dal segretario generale Brunelli, dall’altra il presidente Dal Pino, l’amministratore delegato De Siervo e Nanni in rappresentanza dei medici.
I punti della discussione verteranno su due punti: 1) Il caso di un giocatore positivo in quarantena; 2) la responsabilità dei medici.
A questa situazione di stato confusionale si aggiunga anche la problematica logistica dell’ospitalità per le carenze evidenziate nelle strutture ricettive.
Cosa succederà? Bella domanda. La palla passa a Conte.