-Pillole di Storia–
di Mirko Rimessi
“Il 15 Agosto del 1898 la Palestra Ginnastica Ferrara ottenne a Torino la più luminosa delle vittorie, il più clamoroso dei trionfi: […] la squadra di calcio si classificò prima nella finale di campionato battendo di misura tutte le squadre partecipanti.”
Eh, sì, avete letto bene! La storia del calcio a Ferrara inizia prima dell’avvento della SPAL, grazie ai tornei della F.G.N.I. (Federazione Ginnastica Nazionale Italiana), così come la storia del Campionato di Calcio in Italia inizia prima del 1898.Si tratta dei tornei di calcio degli albori del movimento in Italia e questi campionati nazionali, sebbene considerati ufficiali dalla F.G.N.I., non sono riconosciuti dalla F.I.G.C. (Federazione Italiana Giuoco Calcio), che venne fondata nel 1898 (con il nome di Federazione Italiana del Football) e vide lo stesso anno l’assegnazione del suo primo Scudetto, vinto dal Genoa.
Ed eccolo qua il “Diploma di Corona di Quercia (per il campionato di Calcio)” conquistato quel 18 agosto 1898 a Torino nel corso del IV° Concorso Nazionale Federale di Torino.
Questo si è verificato in quanto, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, molte squadre di calcio erano sezioni sportive di società di ginnastica blasonate e molto antiche. La F.G.N.I. organizzava quindi l’attività calcistica, a volte inserendola nei Concorsi Nazionali, creando una specie di gara nazionale articolata in diversi sport (compreso il football). Per tale motivo si parlava di calcio ginnastico, sebbene formalmente si trattasse dell’identica disciplina praticata dalla FIF/FIGC.
Il “Palmares” della gloriosa società di Ferrara in questa disciplina è reso più ricco grazie alla piazza d’Onore ottenuta nella prima edizione del 1896 del Campionato di Calcio Ginnico, quando, in quel di Treviso, fu superata solo dalla Società Udinese di Ginnastica e Scherma, che tuttora rivendica l’attribuzione di quello scudetto, anche con petizioni facilmente trovabili in rete.
Il regolamento del calcio ginnico era abbastanza simile a quello del calcio britannico, con influenze dal calcio fiorentino (che proveniva dagli antichi giochi con la palla dei romani e dei greci). Il goal era chiamato “partita”, e si otteneva in due maniere: spedendo la palla dentro la porta oppure per la cumulazione di due falli laterali; regola derivata anch’essa dal calcio fiorentino e, come potete immaginare, assolutamente inesistente nel “Football Association” inglese. Nel calcio ginnastico, così come nella ginnastica vera e propria, era prevista una giuria per le gare di classificazione. Nelle competizioni vere e proprie, partite di solito fissate a due tempi da 30’ e un supplementare di 10’ in caso di parità. La giuria sovrintendeva l’operato del Direttore di Gioco, che aveva a disposizione due assistenti lungo i confini laterali: In pratica la classica terna arbitrale, introdotta dall’IB nel 1891. Però, mentre nei regolamenti inglesi il “referee”, aiutato dai “linesmen”, esercita i suoi poteri in maniera definitiva, nel calcio ginnastico il Direttore di Gioco aveva solo una funzione di arbitrato sui reclami dei capitani, con il fair-play a regolare le partite dei pionieri! Inoltre, in caso di parità dopo il supplementare, non c’erano i calci di rigore o la monetina: l’arbitro-giudice decretava vincitrice la squadra che a suo giudizio aveva giocato meglio.
Se volete comunicare con PANATHLON PLANET, scrivete a: