-di Carla Riolfi-
Chi, in questo lungo periodo di obbligata quarantena, non si è tuffato nel mondo dei ricordi andando a rimestare tra bauli e cassettiere, a tutto ciò che ci riporta al nostro vissuto.
Ebbene, molto del mio passato è legato alla ultracentenaria storia dell’Hellas Verona, e con grande emozione ho trovato tra i molti giornali e riviste dell’epoca della conquista dello scudetto, la pagina di Repubblica datata 2/3 Settembre 1984 ( in quel periodo il giornale non usciva il Lunedì ).
Un’emozione legata a colui che aveva firmato l’articolo, GIANNI MURA. Ancora doveva iniziare la fantastica stagione che avrebbe regalato alla città di Verona un incredibile scudetto. Ma Gianni Mura, oltre che raccontare con la sua impareggiabile dialettica e maestria gli aspetti dei personaggi che componevano la squadra, aveva sicuramente già colto anche la possibilità che arrivasse all’incredibile traguardo.
Ciò rende ancora una volta più stringente il rammarico di avere perso una grande penna del giornalismo sportivo, altresì riempie d’orgoglio il ricordo della meravigliosa banda Bagnoli che 35 anni anni fa scriveva una delle favole più belle della storia calcistica italiana.
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