-6 Aprile la data storica dello Sport moderno
di Adriana Balzarini
E’ una data scelta non a caso ma per collegarla direttamente alle prime Olimpiadi dell’era moderna per ribadire che lo sport ha la capacità di favorire un linguaggio universale e di guidare il progresso e l’integrazione sociale oltre che per promuovere una cultura di pacifica convivenza.
Il 6 aprile del 1986 prende il via il più importante avvenimento sportivo del mondo ad Atene. I Giochi Olimpici o meglio la rinascita in quella Grecia in cui erano nati già duemila e cinquecento anni prima. A reinventarli fu la grande volontà e caparbietà di un pedagogista di nome De Coubertin nato nel 1863, parigino, appartenete ad una famiglia ricca ed aristocratica. Interessato ai giovani e alla loro formazione seppe fondere l’educazione del corpo con quella della mente.
Spazio e tempo furono subito i caposaldi di questo evento sportivo. I giochi da quel giorno sono spazio: le città che li ospitano, i luoghi per lo svolgimento delle gare e delle premiazioni, gli stadi, le arene, le piscine, i campi, i villaggi olimpici; ma sono anche tempo: quattro anni fra una edizione e l’altra, tempi e record segnati dal cronometro, tempi del periodo olimpico in cui ogni atleta si prepara ai Giochi.
Giochi come continua evoluzione umana ma anche tecnologica.
Da quel giorno 6 aprile 1986, chein quell’anno era il giorno di Pasqua, i Giochi dell’era moderna iniziarono il loro percorso che ancor oggi continua risultando il più importante evento mondiale, un evento unico nella storia del mondo. Una storia che non racconta solo primati, vittorie, medaglie ma anche pianti, sofferenze e delusioni. Racconta vite di uomini e donne che nello sport hanno anche trovato il loro riscatto per una vita difficile, perché il mito della fiaccola permette che la sua luce si possa appropriare della vita di ogni atleta facendolo sentire partecipe di un grande raduno umano al punto di far partecipi con lo spirito anche noi spettatori.
Quel 6 aprile nessuna donna poté partecipare alle gare, oggi nessuna nazione può partecipare se all’interno della squadra che la rappresenta non c’è almeno una figura femminile. Quel 6 aprile nessuna medaglia d’oro fu data al vincitore ma una medaglia d’argento e una corona d’alloro. Quanta strada ….
I Giochi da quel 6 aprile 1986 non solo sono diventati l’“evento unico nel mondo”, sono anche il momento di incontro più importante che si possa registrare sulla terra: un incontro delle nazioni, democraticamente perfetto perché vanno al di là delle differenze etniche , religiose, ideologiche. Agonismo, voglia di vincere, di confrontarsi ma anche voglia di partecipare e condividere; questi sono gli ingredienti giusti per un’Olimpiade che vede l’uomo al centro non solo come campione ma principalmente come soggetto attivo nella società!
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