-di Massimo Rosa –
Vittoria dei veronesi per 2 a 1
Verona – La “Fatal Verona” non è più solo quella milanista, ora appartiene anche alla Juventus. La Juventus vista questa sera al Marc’Antonio Bentegodi era smarrita, forse perché in tenuta bianca avendo smarrito da tempo le righe nere che le donavano tanto.
In un nostro precedente articolo si era detto che difficilmente si poteva fare un pronostico, quindi molto pilatescamente avevamo optato per un prudente 1X2. Errore dunque non avere avuto piena fiducia nell’Hellas Verona pensando una Juventus diversa.
L’Hellas ha meritato pienamente di vincere, poiché il suo avversario ha preferito fare harakiri piuttosto che giocare da prima della classe con quella messe di campioni che si ritrova. Sinceramente non si capisce questo gioco saarriano. Ci si domanda dove sia finito quel pressing che contraddistingueva la Juventus di Allegri e che alla lunga schiantava gli avversari, la risposta è notte fonda.
Per non parlare della circolazione della palla lenta e spesso all’indietro che da tutto il tempo agli avversari di ergere le barricate, con un dispendio di energie inutili, basti avere assistito al match contro la Fiorentina di domenica scorsa.
Questa sera sembrava che i giocatori in tenuta gialloblu fossero la Juventus e non viceversa, perché?
Perché il Verona ha prima di tutto entusiasmo e grande spirito di gruppo, quindi ha un gioco veloce e spumeggiante con tocchi di prima, la palla infatti gira rapidamente, permettendole di essere padrona del centrocampo e di innescare dei pericolosi contropiede soprattutto sulle fasce, dove in un battibaleno i giocatori si ritrovano nell’area avversaria pronti a pungere come mosche tsetse. Il tutto con una solida difesa a guardia delle retrovie.
Un Verona costruito questa estate con giocatori sconosciuti o scartati da altre società. E poi, dulcis in fundo, l’Hellas ha Ivan Juric un bravo allenatore capace di plasmare giocatori e gioco, il miglior acquisto degli scaligeri.
Ma veniamo a questa sera. Un primo tempo di marca veronese con una Juve in grande difficoltà lenta e senza mordente. I padroni si vedono anche annullata una rete dal Var per un fuorigioco millimetrico. E’ altrettanto vero che la Juve colpisce un palo prima con Douglas Costa e quindi con il solito Ronaldo, ma entrambe sono azioni dei singoli giocatori, di corale c’è ben poco. Una Juve lenta che subisce l’assedio almeno per trenta minuti.
Nella ripresa i bianconeri entrano in campo più determinati e stringono d’assedio i veronesi rintanati negli ultimi trenta metri. Il primo pensiero corre alla stanchezza dei gialloblu che hanno disputato questa settimana tre partite con quello di stasera, ma non è così.
Entra Dybala al posto di Douglas Costa colpito da crampi ed è subito la luce, infatti Pablo innesta Cristiano Ronaldo che a velocità supersonica in contropiede buca la guardia del suo angelo custode, portando così la Juve in vantaggio. Il pensiero che corre è quello che ormai sia finita. Invece il Verona si rimette a giocare, passato quel momento di ammosciamento, ed undici minuti dopo perviene al pareggio su una rapida azione. A marcare il pari è quel Boldrini scartato dal Milan. Al minuto quaranta su un calcio d’angolo qualcosa succede in area e la Var, che prima aveva tolto, dice che Bonucci ha toccato con il braccio la palla. Il penalty è di “rigore” lo tira il sempre eterno Giampaolo Pazzini, che regala la vittoria all’Hellas.
Ancora una volta Verona è stata fatale.