-di Massimo Rosa –
Là dove non è riuscita la Juventus ce l’ha fatta l’Hellas Verona a non perdere all’Olimpico contro la Lazio.
Così i Biancoazzurri si sono giocati la chance di scavalcare l’Inter pareggiando contro i gialloblù dopo 90 minuti giocati ad alto ritmo.
Gli uomini di Mastro Juric ancora una volta hanno mostrato un impianto di gioco solido e veloce in ogni loro reparto, capaci di creare continui pericoli quando attaccavano sia per vie laterali che per quelle centrali, sfiorando il goal in almeno tre occasioni, una delle quali ad una manciata di niente dal fischio finale. Non si dimentichi anche la naturale capacità di palleggio dei singoli giocatori un casacca gialloblu, un plus valore aggiunto in grado di creare non pochi grattacapi agli avversari.
La Lazio dal canto suo le ha provate tutte, colpendo anche due pali e trovandosi di fronte “Gatto-Silvestri” che ha soffocato in gola dei giocatori e dei tifosi laziali il piacere del goal.
Ma se il portierone veronese merita la citazione non di meno la merita il collega laziale Strakosha, anche lui artefice di alcune parate miracolose.
Il bello dell’attuale Armata veronese è che qualsiasi avversario affronti, sino ad oggi in campionato, lo fa tranquillamente a viso aperto, e senza alcun timore reverenziale. Beata giovinezza!
E della loro sfrontatezza ne sanno qualcosa Milan e Lazio, avendo dovuto spartire il risultato. Giocare così in due templi del calcio italiano, come San Siro e l’Olimpico, è un punto d’orgoglio e non è da tutti.
Sabato sera alle 20.45 calcio d’inizio al Marc’Antonio Bentegodi, avversario di turno la Juventus dei molti campioni. Un altro match che non è per niente scontato, anzi la maramalda Juventus dovrà fare molta attenzione.
1X2 dunque indica che non sarà una partita dal risultato già scontato, la storia degli scontri tra le due contendenti alle volte ha riportato delle sorprese contro ogni pronostico.
LAZIO – HELLAS VERONA, I 90 MINUTI DI CARLA RIOLFI
Alla vigilia del match dell’ Olimpico tra Lazio ed Hellas Verona, recupero della 17° giornata del girone d’andata, la vulgata mediatica calcistica presentava l’evento come occasione per la Lazio di superare in classifica l’Inter e posizionarsi alle spalle della capofila Juventus. Un pronostico di vittoria che, comunque, non era immeritato vista la stagione della corazzata di Simone Inzaghi. Come si dice però, mai fare i conti senza l’oste ! E questa volta l’oste ( Hellas ) ha rispettato il famoso detto, disputando una delle migliori gare in trasferta di una sempre più straordinaria stagione. Una splendida coreografia composta da centinaia di torce illuminate a disegnare una grande aquila, accoglie le squadre sul terreno di gioco. Un palpabile clima di grande affetto per la compagine capitolina, subito affievolito da una pressochè perfetta interpretazione della gara da parte della squadra gialloblu. Ancora una volta mister Juric propone l’undici già visto contro Genoa e Milan, senza un attaccante di ruolo. La mancanza del guerriero Amrabat, fuori per squalifica, viene supplita in maniera esemplare da Pessina, con Borini a formare il trio più avanzato completato da Zaccagni e Verre. Sventolano felici i vessilli i quattrocento tifosi gialloblu, immediatamente consapevoli che la squadra non li tradirà. Appena passato il quarto d’ora, Pessina e Borini mettono in ambasce il portiere Strakosha; la partita si accende e al 20° Immobile fa la voce grossa, ma Silvestri mura l’azione con i piedi e si supera al 37° su un tiro insidioso di Luis Alberto, sicuramente il più vivace della squadra laziale. Ma l’Hellas si difende con ordine giostrando bene il pallone e nonostante la Lazio faccia la voce grossa non raccoglie nulla; si va al riposo sullo zero a zero. Chi si aspettava una Lazio arrembante nella ripresa deve constatare quanta sia concreta la voglia dei gialloblu di proseguire a giocare ad armi pari una bellissima partita. Ogni discesa nelle due aree, regala brividi ad entrambe le tifoserie. Luis Alberto, come nel primo tempo, si vede negare il gol dal palo, ma anche l’Hellas Verona non è da meno ed in un paio di occasioni potrebbe scardinare la porta laziale. Ultimo brivido per la squadra gialloblu al terzo dei cinque minuti di recupero, ma Silvestri sventa il pericolo. Finisce così zero a zero, con i giocatori gialloblu che si abbracciano con Juric in mezzo al campo. Ora ci aspetta la prima della classe; lo stadio Bentegodi è già sold out per l’arrivo di CR 7 e compagni e sicuramente non ci sarà da annoiarsi.