Alla Lazio il big match contro l’Inter. Sprofonda il ‘Toro’
Di Andrea Buonaiuto
Che nessuno si lamenti. Non sarà certo ‘calcio per pochi eletti’, non saranno certo tutte sfide memorabili (ma diverse anche sì), non mancheranno polemiche sul Var. Ma cosa importa: è tornata la lotta…. Già, lotta al vertice: con tre contendenti a braccetto (da quando non capitava?); lotta in zona Europa con sette club in attesa di passaporto; lotta in zona salvezza con almeno cinque squadre a guardarsi in cagnesco. A radiografare classifica e calendario, solo l’Atalanta (che ha ricacciato sotto la Roma) può temporaneamente sonnecchiare in poltrona nel comodo limbo del quarto posto.
Lode alla Lazio. Con quell’Immobile che non deprezza, con quell’organizzazione che sa di bellezza. La manovra celeste è una lancia che spezza in due l’Inter e conduce il pubblico dell’Olimpico al meno uno appena dietro la Juventus. Il sorpasso (targato Immobile-Milinkovic Savic) ai danni dei nerazzurri è un fulmine a ciel cupo che dunque t’aspetti. Se l’attendeva la Juventus (comodamente prima con il due a zero scolastico contro il Brescia), doveva aspettarselo Antonio Conte. Poco male: Juve 57, Lazio 56, Inter 54. C’è ancora trippa per tutti.
Trippa e polenta in Zona Europa, con sette invitati al lauto banchetto da una Roma spaesata e in caduta libera. Appena dietro il Verona, che continua la serie positiva, con Parma e Milan. Subito dopo Bologna e Napoli. Tutte in media punti simile nelle ultime cinque giornate a differenza del Cagliari. Che, come la Roma, ‘capitombola’ da più vallate da oltre due mesi.
Stessi guai per il Torino, del cui avvicendamento in panchina (via Mazzarri, dentro Longo) non ne ha tratto certo beneficio. Le cinque sconfitte di fila la candidano ufficialmente alla bagarre delle retrovie. Buon per Lecce, Udinese, Samp e Genoa. Solo Brescia e Spal appaiono staccate. Ma che nessuno si lamenti!