Basket, partite sospese dalla serie A alla B.
–di Andrea Ceccotti-
A tre settimane dall’ultimo turno giocato, archiviata la Coppa Italia e gli impegni di qualificazione delle Nazionali (con le due bellissime vittorie degli Azzurri), il campionato di serie A era pronto a ripartire.
Purtroppo, preso atto dei provvedimenti governativi e regionali in tema di salvaguardia della salute presi in considerazione del diffondersi in Italia del coronavirus, la FIP ha dovuto ovviamente prendere la decisione di sospendere a livello nazionale tutti i campionati maggiori.
Una scelta quasi obbligata ufficializzata dal Presidente Gianni Petrucci nel tardo pomeriggio del 25 febbraio.
Sono state quindi rinviate tutte le gare del prossimo turno di serie A, A2 e B maschile oltre che della serie A1 e A2 femminile.
La prima gara a saltare in ordine di tempo, il recupero della quinta giornata di ritorno del massimo campionato che stasera, alle 20.30 sul parquet di Masnago, avrebbe dovuto vedere in campo Openjobmetis Varese e Segafredo Bologna.
Sembra si vada a questo punto allo spostamento in blocco del turno sospeso al 3 maggio nel planning del calendario della stagione 2019/20, rivoluzionato dall’emergenza coronavirus.
Viste anche le indicazioni della normalizzazione che vengono dalla Lombardia sulla riapertura di musei e bar che farebbero presagire la ripartenza di tante attività da lunedì 2 marzo allo scadere del blocco attuale, c’è anche l’ipotesi di una deroga da chiedere alla FIBA sul termine del campionato al 12 giugno.
Nel frattempo la domanda che in questi giorni le società si stanno ponendo è cosa potrebbe succedere se l’emergenza coronavirus dovesse protrarsi? I recuperi potrebbero essere recuperati solo se non ci saranno squadre italiane coinvolte nei play-off di Eurolega e Eurocup. La Lega ha aperto anche alla possibilità di effettuare serie di play-off ridotte qualora si rendesse indispensabile in caso di ulteriore sospensione. L’eventualità è ridurre la durata dei quarti e delle semifinali da cinque a tre partite e la finalissima da sette a cinque.
Certa rimane sicuramente la necessità di completare entro il 12 giugno la stagione per dare tempo alla Nazionale di Sacchetti di prepararsi in vista del preolimpico di Belgrado dal 23 al 28 giugno. Sembra anche essere in ogni caso esclusa, al momento, la possibilità di giocare regolarmente le partite a porte chiuse e senza la partecipazione del pubblico, sull’esempio del calcio.
La Federazione continua ovviamente a monitorare con il massimo scrupolo l’evolversi della situazione sul territorio nazionale, riservandosi di assumere ulteriori provvedimenti.