Ho appena saputo della scomparse di Edith Santifeller Huber, Signora del pingpong italiano, che avevo conosciuto al Panathlon di Bolzano nel 2011. Fu proprio in quell’occasione, allora ero Governatore dell’Area1, che decisi di aggiungere alla denominazione dell’area quel Südtirol che oggi ancora accompagna l’Alto Adige.
Il toponimo tedesco era a significare l’apertura del Panathlon verso gli abitanti di lingua tedesca, perché non pensassero che la nostra Associazione fosse solo un fatto italiano.
Il personaggio mi era tanto piaciuto, che le dedicai l’articolo qui sotto riportato.
Massimo Rosa/Direttore
Conoscete qualcuno che abbia in bacheca 94 titoli conquistati nei campionati italiani? Se c’è si faccia avanti e gli dedicheremo un articolo con foto.
Nel caso nostro stiamo parlando di Edith Santifaller Huber, pongista bolzanina, amabile e vivace vicepresidente del Panathlon Bolzano.
Evidentemente non vogliamo sapere le sue primavere, perché ad una signora non si chiedono mai, ma di sicuro qualcuna ne ha, visti gli innumerevoli titoli conquistati in qualsiasi parte del mondo.
Nel curriculum vitae che ci ha affidato si legge: 38 anni presidente del Comitato Fitet/Coni dell’Alto Adige, lo è ancora tutt’oggi; 39 come vicepresidente della società “Tennistavolo Recoaro” di Bolzano; 20 quale membro della Commissione giovanile europea ETTU e così via.
Ma è stata anche nello Staff della nazionale giovanile; come è stata capitano e capo delegazione delle squadre Azzurre in diverse spedizioni oltre i confini patrii.
Il presidente Sandro Pertini nel 1994 la nominò per la sua intensa attività ed amore per lo sport Cavaliere della Repubblica, titolo a cui tiene particolarmente.
Per il Coni un soggetto così non poteva non essere insignito di una stella d’Oro, una d’argento ed una di Bronzo, e così è stato.
Ma la nostra Edith (ama molto giocare alle carte, non a burraco però, ma ad un gioco tipicamente altoatesino di cui non conosco il nome) non contenta ha beccato, nientepopòdimeno, un riconoscimento anche a Hohhot in Mongolia.
E poiché è una maga del pingpong si è aggiudicata anche la “Sfera di cristallo”, per leggere il suo futuro, riconosciutale dalla Swaytling Club International (cercatelo in internet) per la sua decima ininterrotta partecipazione ai Mondiali Veterani di tennistavolo.
Naturalmente non c’è medaglia che non abbia vinto e chissà quante altre si accinge a conquistarne. Di certo si sa che nel 2011 parteciperà a Rimini ai Campionati italiani veterani, a Libarec (Rep.) a quelli europei, e poi per restare anche in casa a quelli triveneti.
Questa in breve sintesi è Edith Santifeller Huber, un’icona del tennistavolo. Una campionessa da imitare.
Auf Wiedersehen Frau Edith.