Se il 1950 fu dominato dalle Alfa Romeo in modo quasi incontrastato, Ferrari, grazie all’evoluzione del suo 12 cil. aspirato da 4500 cc., comincia già dal 1951 a dare del filo da torcere alla Casa di Arese.
Taruffi ed Ascari si classificano secondi in Svizzera e Spagna, rispettivamente dietro a Fangio e Farina.
In Francia ancora testa a testa tra Fangio ed Ascari: entrambi con rotture, terminano con le macchine dei compagni di Scuderia Fagioli e Gonzales.
Sarà proprio quest’ ultimo, l’Argentino delle “Rosse”di Maranello, a cogliere il primo successo in un G.P. valido per un mondiale e questo nel tempio storico di Silverstone, vittoria che schiuderà ad Ascari, primo al Nűrburgring ed a Monza, la possibilità di conquistare l’iride.
Tutto si decide in Spagna, ultimo G.P. della stagione cui si arriva con Fangio in testa con soli tre punti su “Ciccio” Ascari.
Vincerà ancora Fangio per una più avveduta scelta di pneumatici (da 18” anziché da 16”), ma per la valorosa Alfa 158 (ora ribattezzata 159) il tramonto è segnato dopo ben tredici anni di “onorato servizio”.
La stessa F.1, dopo il bell’esordio del 1950, sarà caratterizzata alla fine del ’51 da una crisi ed in seguito al ritiro dell’Alfa ed al fallimento dell’inglese BRM, per forza di cose si ricorse, pur di continuare i seguenti campionati, a vetture di F.2, in attesa di tempi migliori.
Fra i motivi del ritiro Alfa Romeo, va sottolineato l’eccessivo consumo dei motori sovralimentati che imponevano soste supplementari per rifornire, dato fra l’altro che i G.P. dell’epoca erano assai più lunghi rispetto agli attuali, come del resto i circuiti: le velocità erano inoltre più modeste, da cui durate complessive notevoli, come pure l’impegno psicofisico dei piloti e tecnico per i veicoli.
Classifica- 1951
1 Manuel Fangio
2 Alberto Ascari
3 José Gonzales