-Di Rinaldo Giovannini –
Ardico Magnini nasce a Pistoia il 28 ottobre del 1928. Quindi Toscano figlio della nobile cittadina medioevale situata alle pendici dell’Appennino Tosco Emiliano.
Fisico fortissimo, alto 1,78, si distingue giovanissimo sul locale campo comunale Monteoliveto che frequenta assiduamente nell’immediato dopoguerra.
Esordisce in serie B con la maglia arancione della Pistoiese nella stagione 1947/48 con il tecnico Ottorino Dugini con solo tre presenze. La squadra retrocede in serie C ed arriva il nuovo responsabile tecnico Remo Galli che gli dà fiducia e lo impiega in 39 partite a centrocampo e dove realizza 7 goal.
L’anno successivo nuovo allenatore è Giovanni Vecchina che lo imposta da terzino destro nel ruolo che diventerà suo per tutta la sua carriera. Cinque comunque i goal realizzati anche partendo dalla difesa. Questi risultati invogliano i dirigenti fiorentini ad inserirlo nel loro team.
L’esordio in serie A avviene il 21 gennaio 1951 a ventitré anni. L’avversario è il Napoli, ed i Viola vincono per 2 a 0. Il suo primo goal in serie A arriverà nel match contro l’Udinese.
Il suo tecnico viola è Luigi Ferrero che crede nelle sue doti di difensore e lo conferma in quel ruolo affiancandolo al più noto Cervato formando una coppia di terzini fra le migliori del campionato.
Entrambi saranno presenti quando la Fiorentina, campionato 1955/56 conquisteranno il titolo di campioni d’Italia per la prima volta.
Per Ardico, come detto ormai potente difensore, si aprirono le porte della nazionale italiana dove raccoglierà al termine della sua importante carriera 20 presenze con 12 vittorie 1 pareggio è solo 7 sconfitte.
A fine carriera agonistica con la Fiorentina ritornò nella sua Pistoia dove divenne allenatore della Pistoiese dal 1962 al 1965.
Ma Firenze non la dimenticò e quando decise di lasciare il calcio apri il ristorante Valentino
(Magari un ricordo del campione caduto a Superga) sulla circonvallazione che porta allo stadio Franchi, per tanti anni.
Ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona. Era sempre affabile, pronto alle battute come di solito sono molti toscani.
Per concludere voglio raccontarvi un fatto di cronaca avvenuto allo stadio comunale di Firenze
il 27 ottobre 1954 quando si disputava una partita fra i Viola e la Pistoiese.
Un UFO sorvolò lo stadio emettendo una luce argentea che impressionò pubblico e giocatori in campo. L’ arbitro fischiò per fermare il gioco.
Ecco il commento di Ardico “Si vide una luce e tutti ci fermammo. Tutti a guardare in cielo quella luce aveva una forma ovale erano le ore 14,30 e non capivamo cosa succedesse. Cadevano dei bruscolini argentei, ma una decina di minuti dopo tutto sparì. La stampa i giorni successivi parlò molto di questo fatto ma non si e’ mai saputo niente di cosa fosse accaduto.
Una cosa certa il pubblico presente se la svignò prudentemente…