Nessuna cultura sportiva in Italia
Amici miei, tira aria di adunate tra reduci di discussioni non solo nei bar. C’è voglia di riscatto, ogni qual volta il vento tira contro, o la siccità si prolunga. Lo sport italiano viene considerato Bandiera, che quando vince è sinonimo di potenza mondiale, e quando perde è sintomatico di carenza tecnica. Purtroppo, non si vuole attribuire concretamente alla pratica dello sport quella funzione educativa e salutare fondamentale, che dovrebbe avere, a prescindere dai meriti o i demeriti dei preposti all’affinamento dei vertici agonistici. Sinché i legislatori ed i governi rinvieranno sine die la loro presa di responsabilità. Amici miei, saremo costretti ad avere – oltre la Costituzione priva di un esplicito riferimento – bambini obesi tra i banchi delle scuole. Avremo pronto soccorso invasi da anziani malconci, e improbabili medagliati sul podio internazionale, a parte le debite eccezioni che possono essere ascritte a merito e vanto di Società, Enti di Promozione, Federazioni e CONI.
I giochi della gioventù
La scorciatoia dei Giochi della Gioventù è ormai un lontano ricordo, legato al rimbalzo di energia positiva creata dai Giochi di Cortina e Roma. I giochi della gioventu comportarono la mobilitazione di oltre cinquemila Comuni e la conseguente intercettazione di talenti, che fecero storia negli anni settanta e ottanta. Quello fu il risultato di una speciale combinazione chimica con la politica, negli anni sessanta. Il merito è di uomini caparbi e motivati come: Mario Saini e Giulio Onesti che, scomparso Bruno Zauli, ne seppero continuare la spinta. Avevano uno spirito d’iniziativa che superava steccati burocratici e riserve ministeriali, dando ruolo al territorio e stimoli al tessuto sociale, anche nei luoghi sperduti del Paese.
Ruolo dello sport
Oggi, l’argomento forte sarebbe proprio quello della prevenzione salute e dell’educazione al rispetto delle regole. Questo ruolo di supplenza da parte dello sport risolverebbe anche problemi legati all’integrazione e alla inclusione. Risolverebbe anche i costi enormi della salute, e non ultimo appunto quello delle medaglie, decoro prezioso della Bandiera.
Ruggero Alcanterini