

La Striscia di Francesco Schillirò – Redazione Panathlon Napoli
Era il periodo pandemico e Massimo Rosa, direttore dei nostri giornali Lettera 22 e Panathlon Planet, aveva ritenuto di far uscire un numero per la festa della donna. Il ritorno alla normalità ci ha fatto trascurare questo atto dovuto alle nostre panathlete che ben operano nel service associativo dei Club. Così, vorrei ripresentare l’articolo scritto in occasione di quella data celebrativa, quale rafforzativo dell’incontaminata stima per le donne.
Non c’è momento più bello per me ,che rendere omaggio al gentil sesso e vorrei vergare tante parole,per esprimere l’ammirazione che ho .Ritengo che se avessimo la possibilità di riscrivere la genesi ,dovremmo dire che l’uomo è nato dalla costola di una donna. La grazia e la fermezza fanno si ,che nell’agone uomo vs donna,senza ombra di dubbio ,siamo perdenti e già da Adamo ed Eva ,il nostro progenitore per mangiare il “frutto proibito”,ha perso il paradiso terrestre.e la saggezza femminile,anche se in modo celato,hanno avuto un ruolo decisivo pure nei tempi ,in cui si pensava , che la donna fosse sottomessa. Mi ritornano in mente le quattro donne protagoniste dell’Odissea che hanno avuto un’influenza sul tragitto di Ulisse.Ognuna rappresentava una delle caratteristiche del gentil sesso ,ma tutte unite dall’amore verso lo stesso uomo che le porta al sacrificio di non cancellarne il desiderio di ritornare dalla moglie Penelope. La bellissima ninfa Calipso ,la dolce fanciulla Nausicaa,la maga Circe,espressione di sensualità, ma nessuna di queste donne è riuscita ad obnubilare completamente il desiderio di ritornare da Penelope e con essa condividere i valori della famiglia. Omero, al suo protagonista ,fa dire frasi possiamo affermare di “conforto” alla voglia di andarsene e per ognuna decanta quel che vede di bello. A Calipso(nasconditrice) disse: ….so anch’io ,e molto bene ,che a tuo confronto la saggia Penelope per aspetto e bellezza non val niente a vederla:è mortale e tu sei immortale e non ti tocca vecchiezza………… (libro V) Nausicaa:………Mai cosa simile ho veduto con gli occhi,né uomo ,né donna:e riverenza a guardarti mi vince…….(libro VI)A Circe:………e quando ebbe giurato,compiuta la formula,allora solo di Circe salii il letto bellissimo(Libro X). Penelope simbolo per antonomasia della fedeltà coniugale femminile : ……….Ecco questo segreto ti ho detto… Così parlò,e a lei di colpo si sciolsero le ginocchia e il cuore……(Libro XXIII). In qualunque ruolo assunto,la donna nella società ha avuto un effetto determinante , dimostrando in ambito culturale ,sociale ,professionale,di imporsi a pieno diritto. Nel caso nostro ,prettamente sportivo,visto il taglio della nostra rivista ,nel mio articolo dell’anno scorso,ho fatto una disamina ,osservando “a volo di drone “ ,le donne nello sport. In questi dodici mesi ,possiamo dire che lo sport è “rosa” per le soddisfazioni che ci hanno dato le nostre atlete. Non voglio dissertare in questo campo,perché sicuramente le amiche e colleghe giornaliste della nostra rivista ne hanno più diritto. Forse ,la festa della donna la ritengo limitativa e anacronistica ,visto che adesso la donna non è più come già dalla preistoria addetta al focolare domestico,ma ha assunto in “chiaro” il ruolo che le compete e che già le è riconosciuto anche etimologicamente. I fiori della mimosa,dal 1946 associati all’8 Marzo,stigmatizzano non solo la “ forza e femminilità “ ma pure la capacità della donna di fiorire anche in terreni aridi e di resistere e fronteggiare eventi negativi rimodulandoli positivamente. VIVA LE DONNE
