Un mito che ha fatto sognare la generazione dell’epoca, ed anche le successive
Ruote d’Oro di Roberto Gerosa – Redazione Panathlon Verona 1954 – Capitolo n. 66
Avevamo già parlato di questa vettura nell’anno 2021 ma, come non riparlarne se proprio quest’anno scade il settantesimo anniversario della sua presentazione al Salone di Torino?
L’A.L.F.A. (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) fu fondata nel giugno del 1910 e divenne poi ALFA ROMEO nel 1918. Dopo aver debuttato con una vettura A.R. 40/60 HP alla Targa Florio nel 1919, l’Alfa Romeo iniziò, nel 1920, la commercializzazione del nuovo modello 20-30 HP ES. È curioso rammentare che, nel 1923, il pilota Ugo Sivocci (1885/1923) partecipò alla Targa Florio con il n. 17 e, per scaramanzia, dipinse sulla carrozzeria della vettura un quadrifoglio verde.
Sempre nello stesso anno, presso il circuito di Monza e sempre con il numero di gara 17, però senza il quadrifoglio verde per complicazioni di verniciatura sulla carrozzeria, trovò la morte causa un’uscita di pista con successivo schianto contro alcuni alberi. In sua memoria il quadrifoglio verde fu adottato sulle vetture sportive Alfa Romeo e tale coincidenza suscitò una notevole impressione tra i piloti, i meccanici e i tecnici del mondo delle competizioni, da considerare che il numero 17 non fosse più assegnato come numero di gara, alle auto da corsa italiane.
Nel 1933 la Società Alfa Romeo divenne di proprietà dello Stato Italiano tramite l’IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale), continuando la produzione artigianale delle vetture fino agli anni cinquanta, quando fu poi sostituita dalla nuova produzione tramite catena di montaggio.
La Giulietta Sprint, presentata al Salone di Torino nel 1954 e costruita fino al 1965, fu assemblata da Ghia e Bertone, famosi designer dell’epoca, proseguendo poi quest’ultimo in autonomia. La Giulietta aveva un motore di 1290cc, una potenza di 65CV (DIN), un carburatore doppio corpo e raggiungeva una velocita di 160 km/h.
Nel 1958 subì la modifica della posizione del cambio la cui leva passò dal volante al cambio a cloche (pavimento) e la potenza del motore aumentò raggiungendo la velocità di 165 km/h. Seguì la versione Veloce alleggerita e con finestrini scorrevoli, mentre non mancò poi la versione spider, che fu presentata per la prima volta da un’icona sexy quale Brigitte Bardot, fedeli al binomio “donne e motori”, di cui ricordiamo quest’anno con rispetto, il Suo . . .antesimo compleanno.
I colori delle vetture all’inizio della produzione erano il rosso e l’azzurro mentre il costo era di 1.900.000 lire. Oggi, per l’acquisto di una storica Giulietta Sprint 1300, presentabile, la richiesta varia dai 45.000 ai 55.000 euro.
Ricordo che all’inizio degli anni 80’, tra le altre gare provinciali e regionali, partecipai insieme al fratello Giovanni, alla rievocazione storica del Circuito di Bovolone (Veneto), che si svolgeva negli anni dal 1954 al 1957, vincendo i primi due posti in classifica. Io correvo con una Fiat 1100 Zagato del 1954, mentre lui con una Giulietta Sprint del 1958 che, come sopra descritto, era una delle prime vetture ad avere il cambio a cloche.
Gli appuntamenti “storici”:
AC Verona Storico
13.10 – Perle Scaligere 2024
Benaco Auto Classiche
12.10 – Classic Racing Car Show
10.11 – 12° Lago di Garda Mon Amour
C.R.A.G.I. Club Renault Alpine Gordini Italia
23/27.10 – Stand Alpine, al Salone “Auto e Moto d’Epoca” -Bologna
H.C.C. Verona
26.10 – Visita al Salone “Auto e Moto d’Epoca” -Bologna
Jurassic Car Club ”Tatius Nubladus” (MN)
16.11 – 5^ Giornata Mondiale del Motorismo Storico
V.C.C. “E. Bernardi” Verona
20.10 – Raduno Sociale – Relais Corte Cavalli
V.C.C. Legnago
12/13.10 – Veekend in Franciacorta