Di Claudio Beccalossi – Redazione Panathlon Verona 1954
Rijeka (Croazia) – A… sguardo radente sul Nogometni Stadion Kantrida (Stadio di calcio Cantrida), dal nome del quartiere in cui è ubicato e nei pressi dell’omonima spiaggia, quasi a strapiombo sul mar Adriatico.
È lo storico “campo di battaglia” della squadra di calcio professionistico del Rijeka. Per la precisione, del HNK (Hrvatski Nogometni Klub) Rijeka, noto come HNK Rijeka o semplicemente Rijeka, che milita nella 1.HNL (Hrvatska Nogometna Liga, Lega Calcistica Croata, ufficialmente denominata SuperSport Hrvatska Nogonetna Liga), la massima serie del campionato croato di calcio.
Il Nogometni Stadion Kantrida venne costruito nel 1912 per impegno di dirigenti e giocatori della squadra croata HŠK Victoria di Sušak (sobborgo di Rijeka) ed inaugurato nel 1913. Sorse facendo spazio in una cava in disuso che, a suo tempo, servì per edificare alcune porzioni del porto e dei moli della città. Passate le buriane della Prima guerra mondiale e della Reggenza del Carnaro, in “era” fascista diventò Stadio Comunale del Littorio (Borgomarina). Era il terreno di gioco della Fiumana, costituita nel 1926 unendo le compagini Gloria ed Olympia di Fiume e costituendo, così, la prima, originale ossatura dell’attuale HNK Rijeka.
Affrontò un primo rinnovamento nel 1925, tramite un progetto dell’architetto Enea Perugini di Volosca (frazione di Abbazia). Con l’inserimento d’una tribuna centrale coperta in legno, l’accresciuta capacità fu in grado d’ospitare cinquemila spettatoti. Lo stadio trovò un ulteriore riassetto nel 1935, su commissione della stessa città di Fiume, per rifare la tribuna del tutto coperta ed in cemento, con miglioramenti del sistema di drenaggio, con l’aggiunta di due piccole tribune, della pista d’atletica e d’un campo di pallacanestro. Tutto mirato ad accogliere circa ottomila tifosi. Per l’inaugurazione dello stadio riconcepito fu organizzata la partita Fiumana-Roma, finita 0 a 4.
Negli anni successivi ebbe altri due restyling, nel 1951 e nel 1958, aumentando ulteriormente la capacità ricettiva fino a 10.275 posti seduti.
L’11 luglio 2014 il presidente dell’HNK Rijeka, Damir Mišković, presentò il progetto del nuovo Stadion Kantrida, con demolizione prevista nel dicembre 2014 e ricostruzione ex novo. Ma quanto programmato risulta ancora sulla carta e, oggi, la squadra di Rijeka gioca le sue partite casalinghe nello Stadio Rujevica (ufficialmente Stadion HNK Rijeka), nel sobborgo di Rijeka da cui prende il nome, impianto sportivo (con quattro campi d’allenamento) dai lavori iniziati nel settembre 2014, inaugurato nell’agosto 2015, ristrutturato tra maggio e giugno 2017 portando la capienza a 8.279 posti a sedere.
Risalendo per le scale del Stadion Kantrida verso le trafficate Istarska Ul. e Libursnijska Ul., si para davanti un murale dedicato al calciatore di ruolo centrocampista Petar Radaković (Fiume, Regno d’Italia, 22 febbraio 1937 – Rijeka, Jugoslavia, 1° novembre 1966), prematuramente scomparso per un infarto miocardico acuto durante un allenamento.
Esordì nel 1956 nella squadra della sua città, l’HNK Rijeka. Giocò fino al 1966 con lo stesso club, disputando 208 partite e segnando 27 reti. Partecipò a 19 partite nella nazionale jugoslava facendo 3 goals, di cui uno al Campionato mondiale di calcio (o Coppa del mondo “Jules Rimet”) del 1962 in Cile (all’87° dei quarti di finale contro la Germania Ovest, terminata 1 a 0 per la Jugoslavia) dove la sua formazione si classificò al quarto posto.
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(foto dell’autore)