IL NUOTO OLIMPICO PROTAGONISTA CON ROTARY E PANATHLON
di Paolo Avezzù- Redazione Panathlon Rovigo
Una serata interclub a cinque cerchi quella di mercoledì 24 settembre, organizzata da Laura Foralosso, Presidente del Rotary Club di Rovigo e socia Panathlon, assieme al Panathlon di Rovigo.
Ospite d’onore Rica Reinisch, nuotatrice dorsista della ex DDR vincitrice di tre ori alle olimpiadi di Mosca 1980 (100 e 200 dorso e 4×100 mista) e che, durante la sua carriera sportiva, ha stabilito 5 record del mondo (tre dei quali sono rimasti imbattuti per ben 4 anni). A questo si aggiungono anche tre titoli Europei. Nel 1989 è diventata Membro dell’International Swimming Hall of Fame.
Nella stessa Olimpiade c’era anche la rodigina Laura Foralosso, non aveva ancora 15 anni, era la più giovane della spedizione azzurra.
Una storia che si intreccia molto prima tra le due atlete, nel luglio 1979 con l’incontro Italia-DDR a Milano dove la Foralosso arriva seconda, alle spalle di una tedesca est e prima della Reinisch che in quell’occasione arriva terza.
Una serata densa di emozioni, un’amicizia ritrovata dopo tanti anni attraverso i social, poi l’incontro, l’abbraccio e le lacrime di gioia. Rica Reinisch, innamorata dell’Italia, visto che ogni anno viene in vacanza nelle Marche, sposata con un ex ciclista professionista e arredatore d’interni di fama, ha raccontato ai soci del Rotary e del Panathlon di Rovigo i sacrifici, gli allenamenti estenuanti dell’epoca, la dolorosa vicenda del doping.
A condurre la serata il giornalista Ivan Malfatto, accanto a Laura Foralosso e alla campionessa tedesca, Pia Poliero presidente del Panathlon club Rovigo, e Lucio Taschin delegato provinciale del Coni.
C’era ancora il muro di Berlino nel 1980, vincere alle Olimpiadi per la politica rappresentava molto, non era una questione sportiva, ma di superiorità sul resto del Mondo. Lo scandalo del doping di Stato coinvolse migliaia di atleti, una class action ne è la prova. “Ci dicevano che erano vitamine – ha raccontato Rica Reinisch – poi invece abbiamo scoperto. Ne ho pagato le conseguenze, ho avuto due aborti, poi finalmente ho avuto anche due splendidi figli (oltre a due acquisiti, ndr)”. Ma erano steroidi, e Rica ha avuto la forza di denunciare i valori sportivi traditi dalla sua Germania dell’Est, insieme ad altri 1900 atleti.
Non ha mai potuto insegnare in Germania Est pur essendo abilitata, è stata giornalista per RTL, caporedattore e conduttrice tv in altre emittenti, responsabile marketing e vendite, e di coaching sistemico. Ora lavora per aziende internazionali per lo sviluppo di dirigenti e manager.
Rica Reinisch ha ripercorso gli inizi della sua carriera “Ho iniziato a nuotare a 8 anni, e solo poco più di un anno dopo mi hanno notato e portato al centro sportivo di Dresda”. Il collegio, e dai 10 ai 14 anni gli allenamenti sono diventati una cosa molto seria: da tre settimanali, si è passati a una doppia seduta giornaliera, sette giorni su sette, fino ad arrivare – nei momenti di massimo carico – a tre sedute in acqua più una di ginnastica per un totale di 25 chilometri al giorno di nuoto (più la palestra). Laura Foralosso, per intenderci, di chilometri al giorno ne nuotava 16 al top della carriera. Uno sforzo immane.
Una storia anche di grandi valori, quelli che lo sport regala nel tempo. Quando si sono conosciute, Laura e Rica avevano 13 e 14 anni, all’epoca per rimanere in contatto si scrivevano delle lettere (che nella Germania Est venivano ispezionate e recapitate aperte), e 45 anni dopo sono ancora amiche, nonostante la distanza.
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