di Mirko Rimessi – Redazione Ferrara Area5 Emilia Romagna Marche
In cosa differiscono, soprattutto, Vialli e Schillaci? Differiscono nella parte discendente della parabola calcistica, che rende la bellissima umanità dei due Campioni straordinaria in modo profondamente diverso. Totò é la classe operaia che sale alla ribalta, diventa eroe di tutti, per poi quasi scompare, per tornare tra la sua gente a raccontare che i sogni esistono e si realizzano. Non fosse stato per qualche apparizione in quel eccezionale programma che fu “Quelli che il Calcio” sarebbe scomparso del tutto dai radar mainstream, per poi tornare a presentarsi al pubblico, in tutta la sua forza e fragilità in Pechino Express. La forza dei sogni, la fragilità del corpo già provato dal primo attacco del male. Umile e campione al tempo stesso, anche al di fuori di quel mondo, di quella parabola, che lo aveva visto eroe, la sua lezione di vita la da così al pubblico della tv. Ma, per i più, il suo volto sarà sempre quello con gli occhi spiritati di Italia ‘90. Di entrambi rimarrà comunque una grande eredità, costruita in modo molto diverso, come le loro parabole. #totoschillaci
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