A cura della Redazione Panathlon Reggio Calabria
Il meglio della cultura, dell’archeologia, dell’arte, della scienza, dello sport e dell’informazione : tutto in una notte. Viviamo in un Paese nel quale, serpeggia il dubbio che i tanti premi che si svolgono facciano parte del mondo dell’effimero. Designazione della giuria, passerella sul palco, lettura della motivazione, consegna del riconoscimento, applauso del pubblico e avanti un altro. Ma quanti, a Reggio Calabria, hanno assistito alla settima edizione del Premio Demetra, svoltasi nella splendida arena del Circolo Tennis “Polimeni”, si sono dovuti ricredere in fretta. Promosso dall’AIPARC (l’associazione italiana parchi culturali presieduta del dottor Salvatore Timpano) l’evento -al quale ha dato il suo contributo il Panathlon della città dello stretto- è stato di grande spessore per l’organizzazione e per lo straordinario livello dei premiati : Il professor Gianfranco Adornato, docente alla Normale di Pisa, per l’Archeologia; il maestro orafo Michele Affidato per la sezione arte; l’antropologo Vito Teti per la cultura ; la dottoressa Lucia Votano per la sezione scienza ; la campionessa del mondo di nuoto Novella Calligaris per il settore sport e informazione; il professor Carmine Pinto per la sezione storia. Sei nomi, sei carriere esemplari, tutte da incorniciare. Adornato ha perfezionato le sue conoscenze di archeologia classica alla scuola di Atene; Michele Affidato è l’orafo del Vaticano e le sue creazioni nel campo dell’arte sacra sono state apprezzate da Papa Francesco; Vito Teti è da anni ordinario di antropologia all’Università della Calabria; la dottoressa Votano è una scienziata di lungo corso, dirige l’Istituto nazionale di fisica nucleare, ha lavorato al Cern di Ginevra e ha diretto il laboratorio sotterraneo del Gran Sasso; Carmine Pinto , ordinario di storia di contemporanea all’Ateneo di Salerno, esperto in analisi e richerche geopolitiche, ha lavorato in altre università italiane ed ha maturato significative esperienze anche negli Stati Uniti. Infine, Novella Calligarsi ad oltre cinquant’anni dalle sue grandi imprese alle Olimpiadi di Monaco del ’72 e ai mondiali di nuoto di Belgrado del 1973, è ancora una icona che splende nel panorama sportivo. Chiusa l’attività agonistica ha abbracciato quella di opinionista e giornalista commentando con straordinaria competenza tante Olimpiadi ai microfoni di Rai sport. Tra l’altro nel settembre del 2023, in coincidenza con i cinquant’anni dalla vittoria mondiale di Belgrado negli 800 metri, Novella (che è anche presidente dell’associazione atleti olimpici azzurri) si era cimentata nella traversata a nuoto dello stretto di Messina. Applausi scroscianti quando la campionessa è salita sul palco per ricevere il premio dal giornalista Rai Tonino Raffa, past president del Panathlon e direttore del dipartimento sport e informazione dell’AIPARC: Per ogni premiato, prima della lettura della motivazione da parte della conduttrice della serata, Eva Giumbo, sul maxischermo è stata proiettata la scheda riguardante la carriera. In apertura di cerimonia, dopo gl’interventi delle autorità e delle associazioni partner, ha portato i saluti del Panathlon il consigliere internazionale Antonio Laganà. Il Premio intitolato alla Dea Demetra (secondo la leggenda mitologica, protettrice del mondo agricolo), sorella di Giove e madre di Persefone, fondato anni fa dalla compianta presidente dell’AIPARC Irene Tripodi, è finalizzato alla promozione socio-culturale del territorio e punta a riconoscere l’attività di tutte quelle “eccellenze” che hanno dato lustro al Mezzogiorno e rafforzato la sua immagine agli occhi del Paese. In un’atmosfera da “Notte degli Oscar”, tra una premiazione e l’altra, ci sono state le esibizioni dell’attrice Teresa Timpano (che ha interpretato il brano in prosa “la Primavera di Persefone”), dei musicisti Pasquale Faucitano e Antonio Barresi (violino e chitarra), della vocalist calabrese Marinella Rodà , con il suo repertorio di canti popolari: Di grande spessore gl’intereventi di tutti i premiati. Novella Calligaris, la donna che ha traghettato a suo tempo il nuoto italiano verso la modernità, ha ricordato la funzione educativa e formativa dello sport, veicolo di cultura, di conoscenza e presupposto della nostra libertà. Ha rimarcato il significato dei successi del mondo paralimpico ai Giochi di Parigi, osservando che le settantuno medaglie conquistate possono rappresentare un lievito in grado di generare sviluppo e inclusione sociale. E infine ha espresso rammarico per la rinuncia di Roma alla candidatura per i Giochi del 2021 e del 2o24.
La statuetta raffigurante Demetra, consegnata ai vincitori, è stata realizzata in ceramica con inserti in oro dalla scultrice Elvira Sirio. “Un’edizione coi fiocchi – ha ricordato il presidente Timpano- che ha onorato il ricordo della fondatrice dell’associazione , Irene Tripodi, scomparsa prematuramente due anni fa, ed alla quale oggi è dedicata la manifestazione.
LA GALLERIA
Foto:
Copertina: il saluto del consigliere internazionale del Panathlon Antonio Laganà. A sinistra la conduttrice della serata Eva Giumbo, a destra il presidente dell’associazione parchi culturali Salvatore Timpano.
- Tonino Raffa e Novella Calligaris
- Pulblico
- Il cast dei premiati sul palco, con il presidente del Circolo Tennis “Polimeni” Ezio Privitera e i dirigenti dell’Associazione italiana parchi culturali.
- Novella Calligaris, al centro, tra Tonino Raffa e il presidente dell’associazione parchi culturali, dottor Timpano