Quattro chiacchiere con la Foucault finlandese: quando la scuola crede nello sport
di Massimo Rosa/Direttore Panathlon Planet
Panathlon Planet, le cui finalità sono divulgare la cultura dello sport ed i suoi principi etici, è dedicato a tutti quegli sconosciuti protagonisti della quotidianità sportiva che, con il loro spirito di sacrificio, permettono ad altri di divenire “Grandi”.
Se non ci fossero bisognerebbe inventarli.
A questo proposito Panathlon Planet, su questo argomento, ha dato vita da un paio d’anni a questa parte alla rubrica “Saranno famosi?”, rubrica che appunto prende in consegna questi sportivi sostenendoli mediaticamente.
Così, preso lo spunto da “Scuola e sport nel Paese più felice al mondo: la Finlandia”, nostro articolo del 24.02.2022, ci siamo imbattuti su FB in un personaggio incredibile: la finnica Minna Kaarni, figlia di quella scuola in cui lo sport è tenuto in giusta considerazione.
Chi è Minna?
Minna è nata ad Helsinki e vissuta a Nurmijärvi, centro di 45mila anime a 35 chilometri dalla capitale, un paese circondato dalla natura boschiva preponderante.
Così si racconta
“Sono sempre stata molto sportiva. Da piccola facevo danza classica, atletica leggera, pallavolo, danza moderna e ballavo anche in un gruppo folcloristico.
Ho fatto il liceo ad indirizzo linguistico. Dopo il liceo sono venuta in Italia, perché volevo studiare italiano. Dopo la scuola di lingua Italiana, che ho frequentato a Roma per un anno, mi sono iscritta all’università.
Durante il periodo romano mi allenavo in palestra e ho cominciato a frequentare gruppi podistici locali, perché volevo migliorare e partecipare anche alle gare, soprattutto le mezze maratone.
Sport e studio da brava finlandese
Contemporaneamente scoprivo il mondo del fitness, frequentando corsi per istruttori, cominciando, così, a lavorare in alcune palestre, divenendo anche insegnante di Pilates, oltre che personal trainer ed jnsegnante di fitness.
Anche se laureatami in lingue e letterature straniere ho continuato a svolgere la mia attività professionale, che tutt’oggi esercito all’isola d’Elba.
Come mai l’Elba?
Ci sono stata in vacanza, e me ne sono innamorata…anzi ce ne siamo innamorati: io e mio marito. La sua bellezza, la sua rigogliosa natura, la vita a misura d’uomo, mi avvicinano al mio paese, dal quale non mi sono mai staccata (come i finlandesi in generale). Ah la Saudade!
Mens sana in corpore sano
La mia passione per lo sport di fatica all’aria aperta mi ha portato quotidianamente a macinare chilometri su chilometri, in preparazione degli impegni maratoneti ed ultramaratoneti. Alla parte atletica però è stato ed è necessario abbinare un sistema di vita sano e calibrato nella sua alimentazione. Per non commettere errori ho studiato molto nutrizione e dietologia, anche per essere di supporto nei consigli ai miei clienti.
Anche imprenditrice
Minna trova durante i periodi del Covid ed il Lockdown di darsi anche ad un’altra attività che collega Finlandia ed Italia, proponendo prodotti a base di frutti di bosco finlandesi, detti “ wild food”, nuova generazione di integratori.
Minna, come il pendolo di Foucault
Come il famoso pendolo non si ferma mai. Infatti, oltre agli affaticanti allenamenti quotidiani, qualche decina di chilometri, tanto per gradire, eccola correre sulle lunghe distanze e trail running (piste e sentieri tra la natura).
L’allenamento e le gare
Ovviamente, segue delle tabelle secondo le gare in programma: una maratona o una 30km come allenamento, per arrivare alle distanze preferite, cioè 80-120km.
La gara più lunga: una 100miglia (163km), per non dimenticare alcune 100km (7 finora), tra cui 5 volte la famosa 100km del Passatore Firenze- Faenza. Diverse volte ha partecipato alla Lavaredo ultra, 120km con un dislivello di 5800m. Non facendosi mancare le ultra-trail a Madeira, Tenerife, Gran Canaria e Finlandia . Oltre al Monte Bianco per ben due volte.
Rifarebbe il percorso Finlandia-Italia?
Perché no! Ormai vivo in Italia da più tempo che in Finlandia, credo che la felicità uno la trovi dove sta bene. Non dipende tanto dal Paese, ma dalla vita che uno si crea e dalle persone che ne fanno parte. Ci sono tante cose buone nella società finlandese come in quella italiana, e la mia felicità sta anche nel poter vivere in contatto con tutte e due le realtà.
Per concludere
La scuola promuove molto lo sport in Finlandia. I programmi, infatti, prevedono mediamente 2/3 lezioni alla settimana.
Molti sono gli sport di gruppo (aggregazione): il Pesäpallo, la variante finlandese del baseball, l’Hockey su ghiaccio in inverno (anche le ragazze). Non possono mancare lo sci di fondo, Minna lo faceva tutte le settimane , ed il pattinaggio.
Ecco, dunque, chi è Minna Kaarni. E’ figlia di quella scuola finlandese che pone lo sport tra le materie di primaria importanza, per il benessere e la formazione dei propri cittadini. Come avviene da noi.
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