Il suo cruccio era l’altezza. Ad ogni provino sui campetti della sua provincia, quella di Lucca, di fronte a quel ragazzino di appena un metro e sessanta, molti storcevano il naso e diventavano dubbiosi: potrà mai diventare un calciatore? Alla distanza, la statura piccola che poteva essere un limite, diventò invece la sua fortuna. E Giovanni Toschi grazie alle straordinarie qualità tecniche, all’abilità nelle finte, nelle imbucate e negli affondi col pallone a terra, diventò un furetto imprendibile in grado di mettere in crisi le difese più agguerrite. La sua brillante carriera di attaccante “tascabile” è adesso raccontata nel libro autobiografico scritto a quattro mani con il giornalista de “La Nazione” e dal titolo “Toschino, un piccolo grande bomber che segnava solo gol importanti”. In duecentoventisette pagine ricostruite tutte le magie che hanno fatto impazzire i tifosi delle piazze dove ha giocato tra gli anni sessanta e l’inizio degli anni ottanta : Lucca, Reggio Calabria, Mantova, Torino, Cesena, Foggia, Novara, Viareggio L’opera è stata presentata prima allo stadio di Porcari e poi al Tennis Club di Altopascio, dove il successo di pubblico è stato notevole , anche perché l’evento è stato illuminato da un parterre pieno di stelle : Giancarlo Antognoni, Chicco Evani, Sergio Brio, Silvano Benedetti e altri compagni delle squadre nelle quali ha militato. Sono affiorati nel dibattito tanti episodi e tanti ricordi pieni di nostalgia. Tanti i nomignoli che furono affibbiati in carriera a Giovannino : “Calimero”, “Topolino”, “Speedy Gonzales”. Nel suo palmares , due splendide promozioni in A con Mantova e Foggia (una mancata in fotofinish con la Reggina di Oreste Granillo), quattro splendide stagioni nella massima serie con Torino e Cesena. Con la maglia granata ha raccolto tante soddisfazioni anche nelle coppe internazionali. Sandro Ciotti, dopo aver raccontato in diretta lo storico e vincente gol di “Toschino” realizzato nell’aprile del 1972 allo scadere di una tiratissima partita contro il Napoli , la paragonò allo juventino Muccinelli e al torinista Bo. In campo il giocatore si guadagnò anche le congratulazioni di avversari del calibro di Haller e Sivori. Nel corso della serata, condotta da Tonino Raffa, storica voce di “Tutto il calcio minuto per minuto”, a Toschi, campioncino anche di educazione di fair play, sono arrivati sul maxi-schermo gli auguri in video-voce di Josè Altafini e del mitico radiocronista della prima ora Ezio Luzzi. Non hanno lesinato complimenti nei loro interventi Antognoni, Evani, Brio, Benedetti e gli altri, arricchendo le loro testimonianze con aneddoti ed episodi che hanno spostato indietro la macchina del tempo. Riportandola al periodo nel quale il calcio era soprattutto veicolo di quei valori autentici che furono alla radice della sua dimensione popolare : lealtà, rispetto per il pubblico e per l’avversario, accettazione del risultato. Un calcio che era sentimento.
Prossime tappe per la presentazione del libro Mantova, Cesena e Lucca.
Nella foto, Toschi è al centro in primo piano. Poi, da sinistra verso destra : Valentina Bernardini assessore allo sport di Altopascio, lo scrittore Paolo Bottari, Chicco Evani, Silvano Benedetti, Riccardo Accoroni (Presidente Circolo Tennis “Il Valico”), Francesco D’Urso (ex Lucchese, Mopnza, Salernitana), Giancarlo Antognoni, Sergio Brio, Tonino Raffa.