di Renato Zanovello Presidente Emerito Panathlon Padova
Lo scrittore americano John Steinbeck , Premio Nobel 1962 per la letteratura, fa presente che un carcerato non deve mai pensare al momento finale della liberazione altrimenti rischia di rompersi la testa contro un muro , ma deve concentrarsi sull’oggi , sul domani, alpiu’ sulla partita di calcio che verra’ giocata nel fine settimana . Quest’ultima possibilità’ e’ concretamente attualizzata a Padova, ove da circa 10 anni e’ stata allestita una Polisportiva di detenuti della Casa di reclusione “Due Palazzi” , denominata “Pallalpiede” , militante nel campionato di calcio di terza categoria della FIGC . Pallalpiede ,che raggruppa oltre 30 detenuti di 10 diverse nazionalità’ , importante esempio di interculturalita’, rappresenta un’esperienza unica in Italia, avente lo scopo di usufruire della pratica sportiva per far rifiorire la salute mentale e la vita , per riabilitare e recuperare totalmente giovani e meno giovani a riprendere fiducia in se stessi , negli altri e nelle Istituzioni , reintegrandosi appieno nella vita sociale , una volta scontata la pena dovuta ad errori commessi , anche assai gravi. In questo caso l’inclusione sociale e’ un dato di fatto reale, ammirabile per la sua concretezza, attuata tramite lo sport che non e’ solo una prestazione fisica ma anche morale poiché’ devono essere osservate le regole , comprese quelle scritte nella propria coscienza. All’insegna del Fair-Play che ,etimologicamente , unisce l’idea di giustizia, solidarietà e lealtà (fair) all’idea di gioco, bellezza gestuale e spirituale , divertimento (play) . Come insegna il Panathlon , noto Movimento internazionale riconosciuto ufficialmente da CIO , CONI e CIP per la promozione della cultura e dell’etica sportiva , il quale , nell’ambito della Settimana europea dello Sport, vuol attribuire a Pallalpiede il grande merito di aver conquistato per anni la Coppa Disciplina , oltre a validi risultati agonistici sul campo. Per questi ultimi qualche buontempone sottolinea il fatto che Pallalpiede ha per dipiù’ lo svantaggio di dover giocare sempre in dieci , mancando il libero….
Evviva allora Pallalpiede , altro fiore all’occhiello di Padova , città’ europea dello sport !