NELMASCHILE DJOKOVIC (N. 2), FRITZ (9), TIAFOE (10) E LA SORPRESA SHELTON SONO GIA’ AI QUARTI DI FINALE
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera UniVr – Area1 Veneto Trentino/AA
DAY 7
OGGI LA SECONDA PARTE DEGLI OTTAVI: IN VETRINA ALCARAZ VS ARNALDI E SINNER VS ZVEREV.
Mentre in campo maschile il possesso provvisorio della poltrona riservata al primo al mondo pare sia diventato una questione privata che riguarda quasi esclusivamente Alcaraz e Djokovic, destinati probabilmente ad alternarsi almeno per un altro anno, nel femminile la questione è ancora più incerta, perché la polacca Iga Swiatek non dà l’impressione di essere sicuramente la più forte. L’ha dimostrato anche ieri, quando ha perso dalla lettone Ostapenko, da cui era stata sconfitta altre quattro volte. Con tale risultato il primo posto della graduatoria WTA passerà per la prima volta alla tigre bielorussa Sabalenka, indipendentemente da quello che lei farà d’ora in poi in questo slam.
Il serbo Djokovic si è imposto sul croato Goio in tre set, così come lo statunitense Fritz sul giovane svizzero Stricker, che ha un po’ deluso le attese, al contrario dell’americano Shelton, che ha eliminato in quattro set il connazionale Paul. Possiamo comunque già notare che gli statunitensi hanno piazzato il maggior numero di giocatori nei quarti: ben 3 giocatori su 8. La cosa potrebbe ripetersi anche nel femminile, ma è piuttosto difficile che accada, anche se al momento due posti sono già sicuri: quello di Coco Gauff, che agli ottavi ha liquidato in tre set la danese Wozniaki e quello dello spareggio tra Pegula e Keys. Il terzo posto dovrebbe venire dall’improbabile successo di Stearns (n. 59 WTA) sulla ceca Vondrousova (n. 9).
In campo oggi i nostri Sinner e Arnaldi.
L’alto atesino dovrà vedersela con il campione olimpico Zverev, che sembra essere vicino alla condizione precedente il lungo periodo riabilitativo reso necessario dalla necessità di recuperare la caviglia infortunata.
Il ventiduenne Arnaldi avrà invece l’occasione sognata di confrontarsi con il ventenne Alcaraz, n. 1 al mondo: un astro nascente contro una stella già consolidata.