Il Calcio di Romano Mattè – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Nel Verona di Juric che attuava in fase di non-possesso un pressing alto fisico rudemente puntuale, Lasagna giocava da prima punta con il compito di impegnare i centrali avversari e di attaccare la profondità corta. Sulla costruzione lunga di Silvestri e di altri difensori ( vedi Gunter) il Verona di allora là davanti nei duelli aerei non beccava palla per cui l’attacco immediato alle cosiddette seconde palle diveniva cruciale per dare un senso sia alla costruzione lunga che alla pressione fisica tendenzialmente alta rapida e puntuale tesa a riconquistare palla.
Tutto questo però richiedeva un grande dispendio psico-energetico che si poteva reggere solo ad un grande e sapiente lavoro sulla resistenza-veloce ossia sulla capacita di resistere nella velocità. Ora con la riscoperta del corazziere bosniaco la situazione tattica si è addirittura capovolta. Djuric gran pivot d’area , nonché ottimo spondista aereo non solo dà un senso più compiuto alla costruzione lunga – vedi i rilanci puliti e puntuali di Montipò e dei difensori a scavalcare il centrocampo – ma fa sì che le sue sponde ( quasi sempre ) vincenti consentano di domare appoggiare e smistare i rilanci difensivi ai compagni per cui le seconde palle ora le debbano a loro volta azzannare gli avversari con un dispendio psico-energetico non indifferente. I gialloblu su queste palle ripulite morbide quasi accarezzate hanno il compito di leggere rapidamente le eventuali possibili traiettorie a seconda di come si posiziona sullo stacco la loro sponda aerea. In altre parole grazie alla presenza di Djuric la situazione tattica si è (spesso) addirittura capovolta! Prima le seconde palle l’Hellas doveva andare a riconquistarle , mentre ora sono gli avversari a doverle mordere! Il bosniaco non è quello che si dice un uomo-gol ma fa salire la squadra coprendo e difendendo palla , la fa giocare e anche sulle palle – inattive in fase passiva innalza la soglia di intercettazione aerea.
L’Hellas ora cura maggiormente gli equilibri difensivi-offensivi che sono la misura della grandezza tattica di una squadra.