COPPA DAVIS: L’ITALIA BATTE ANCHE LA SVEZIA E ARRIVA PRIMA NEL PROPRIO GIRONE A PUNTEGGIO PIENO, ACQUISENDO IL BIGLIETTO PER LA FASE FINALE A MALAGA A FINE NOVEMBRE, DOVE AFFRONTERA’ NEI QUARTI GLI STATI UNITI.
OTTIMO BERRETTINI CONTRO ELIAS YMER (BATTUTO IN DUE SET).
NEGATIVA INVECE LA PROVA DI SINNER, CHE FILIPPO VOLANDRI (CAPITANO DELLA SQUADRA ITALIANA) AVEVA SCELTO DI SCHIERARE CONTRO MIKAEL YMER, NONOSTANTE IL PRECARIO STATO DI FORMA ATTUALE DI JANNIK.
LA VITTORIA DI SQUADRA E’ VENUTA INFINE DALLA COPPIA BOLELLI-FOGNINI, CHE SI SONO IMPOSTI SU GORANSSON E MADARAS.
Il Tennis di Alberto Capilupi – Redazione Verona G.Brera Univr – Area1 Veneto Trentino/AA
Il ventiseienne Matteo Berrettini, facendo leva sulla consueta e formidabile accoppiata servizio – diritto da sinistra, ha dominato il coetaneo Elias Ymer (svedese di origine etiope, n. 119 ATP) grazie a due break, ottenuti nel nono gioco del primo set e nel quinto del secondo. Il suo avversario, molto mobile e rapido, pur giocando bene non ha mai avuto la possibilità di strappargli il servizio, mentre Matteo ha avuto a suo favore nel terzo gioco del primo parziale un’altra occasione, che però non ha sfruttato.
Con questa prestazione l’italiano ha dato l’impressione di essere al proprio massimo livello e di aver fatto progressi sia nel rovescio (specialmente nello slice, bassissimo e profondo), sia nella palla corta, che utilizza al momento giusto, con adeguata scelta di tempo (cioè quando l’avversario è molto lontano) e senza rischi eccessivi.
L’unico punto debole è la risposta alla battuta, in cui commette troppi errori evitabili.
Al contrario Sinner ha giocato male, più o meno come nell’incontro precedente. Mentre però contro l’argentino Cerundolo è riuscito ugualmente a vincere, questa volta ha perso, inducendo a far nascere parecchi dubbi sul suo valore attuale, nonostante i successi registrati. Con il servizio, infatti, ha grossi problemi, perché continua a commettere incomprensibilmente troppi errori con la prima palla. Anche la conquista della rete rimane per ora un terreno in cui non ha ancora raggiunto una soddisfacente sicurezza. Inoltre appare piuttosto maldestro nella palla corta, che spesso sbaglia grossolanamente: e non si capisce per quale motivo la voglia utilizzare proprio nei momenti critici, che invece necessitano di riduzione del rischio. Troppe volte, poi, la sua palla finisce in rete o fuori campo nei normali scambi. In compenso la velocità e la profondità dei colpi da fondo campo restano le sue armi migliori e a livello di campione, ma se un giocatore si accorge che l’avversario riesce a mettersi in sintonia, sarebbe opportuno che ricorresse a cambi di ritmo, che Jannik invece nemmeno prova.
Il ventiquattrenne Mikael Ymer (fratello di Elias) merita indubbiamente una posizione migliore nella graduatoria ATP rispetto a quella attuale (in cui appare novantottesimo). E si deve ammettere che, vincendo, non ha rubato proprio nulla.
Nel primo set Sinner è partito bene, ottenendo un break nel primo game. Nel secondo gioco ha però cominciato a giocare malissimo e a regalare punti su punti. Inevitabile il controbreak, addirittura da 0-40.
Errori assurdi anche nel quarto gioco da parte dell‘italiano: quindi secondo break.
Identica sorte per Ymer nel game successivo.
Nell’ottavo gioco Sinner ha rischiato ancora di perdere il servizio, che però è riuscito a non farsi strappare, a differenza del disastroso decimo gioco, che si è concluso con la perdita (per 6-4) del primo set.
Nel secondo parziale Jannik si è inizialmente ripreso ed è riuscito ad imporre il proprio ritmo allo svedese, che sembrava incapace di reggerlo. Tra alti e bassi Sinner ha comunque vinto il parziale (con il punteggio di 6-3).
Nel terzo set si è capito chiaramente che Jannik non era in grado di affidarsi ad una tattica vincente, perché Ymer sapeva adeguarsi all’alto ritmo del gioco.
Incredibile l’ottavo game, in cui lo svedese era al servizio: pur partendo da 0-40 (quindi con ben 3 break point a disposizione) Sinner non ce l’ha fatta a concludere il gioco, in cui successivamente non ha nemmeno approfittato di due doppi falli consecutivi commessi da Ymer, che invece è riuscito a conquistare il game, per poi concludere il set (per 6-3) e l’incontro a proprio favore.
Che cosa potrà fare ora Sinner? Dovrà lavorare in modo mirato, sapendo che Volandri avrebbe a disposizione, in alternativa, la carta Musetti.
Nel doppio, infine, i nostri Fognini e Bolelli si sono imposti sugli svedesi per 7-6, 6-2, determinando la vittoria della squadra.
Il primo set è stato abbastanza equilibrato, ma nel tie-break gli italiani hanno preso il largo, imponendosi per 7-2.
Nel secondo set si sono portati rapidamente a 3-0, ma nel quarto gioco non stati capaci di ottenere il break pur essendo in vantaggio per 0-40.
Nel game successivo hanno rischiato due volte di farsi strappare il servizio, riuscendo però ad evitare la rimonta degli svedesi.
Il bilancio della squadra italiana, che ha potuto usufruire di un forte sostegno da parte del pubblico, è molto lusinghiero: 3 vittorie su 3 (per 3-0, 2-1 e 2-1).
Ancora una volta si è constatato quanto siano diverse per i giocatori le condizioni ambientali dei tornei rispetto a quelle della Coppa Davis, in cui devono impegnarsi non tanto per se stessi, quanto per una squadra: addirittura per la propria Nazionale!
L’Italia, avendo superato la fase a gironi, entra tra le prime otto del mondo, che si scontreranno a Malaga a fine novembre in eliminazione diretta.
Come prima classificata nel proprio girone incontrerà nei quarti di finale la seconda di un altro girone. L’avversaria di turno sarà la squadra degli Stati uniti, in data 24 novembre.
Chi si imporrà dovrà affrontare in semifinale la vincente tra Germania e Canada.
La finale si svolgerà domenica 27 novembre con chi uscirà dal quartetto Spagna – Croazia e Paesi Bassi – Australia.