Roger Federer ha annunciato di ritirarsi dal tennis che conta, cioè dai tornei ATP.
E’ una decisione saggia, perché ha ormai 41 anni e non può essere più competitivo.
Da tempo non lo consideravamo più il campione che era stato, perché non era in grado di reggere in campo con le nuove generazioni.
Che cosa è stato Roger? E’ stato il più grande del mondo?
Secondo me sì, ma chiarendo in che senso.
Quando in uno sport ci si pone una domanda come questa, si tende ad andare a verificare quanti e quali siano stati i successi dell’atleta preso in considerazione. Personalmente credo che Federer sia stato il primo del mondo non solo in base ai risultati, ma anche perché era tra i migliori nelle singole caratteristiche tecniche, tattiche, psicologiche e atletiche, oltre che per la perfetta estetica dei suoi gesti e l’esempio che offriva agli altri giocatori, agli appassionati di tennis e ai giovani.
In particolare i suoi gesti potevano essere considerati vere e proprie opere d’arte.
Se volessimo trovare punti deboli, potremmo dire che non è stato proprio il più forte nella determinazione, nella resistenza fisica e nelle capacità atletiche, ma nessuno l’ha eguagliato nella scioltezza e nell’eleganza dei colpi.
I confronti con gli altri due miti che hanno dominato questi ultimi decenni possono essere antipatici e non hanno molto senso. Ancora meno senso ha il confronto con campioni del passato, soprattutto perché una volta si giocava in modo completamente diverso.
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