Azzurri d’oro i ragazzi di Fefè De Giorgi
di Ludovico Malorgio – Redazione Lecce Area8 Puglia Calabria Molise
L’Italia della pallavolo vince il ‘mondiale’ e l’azzurro si tinge dei colori dell’iride. Per la quarta volta nella sua storia. In una notte ‘magica’, domenica 11 settembre 2022, l’Italvolley ha vinto per 3-1 la finale per il titolo mondiale nella bolgia di Katowice, contro la Polonia, contro i padroni di casa, che inseguivano il terzo titolo iridato di fila, col sostegno di quasi dodicimila tifosi. Una marea gialla, che ha cantato, incoraggiato e applaudito i propri giocatori dal primo all’ultimo minuto. E che non ha finito di farlo nemmeno di fronte alla loro sconfitta, dando encomiabile prova di sportività quasi unica. Dopo il titolo europeo conquistato lo scorso anno nella stessa città polacca contro la Slovenia, l’Italia ha fatto suo il ‘mondiale’, a distanza di 24 anni dall’ultimo vinto in Giappone. Era il 1998 ed in campo c’era Ferdinando De Giorgi, il mitico Fefè. Allora da giocatore, iridato per tre volte consecutive (1990 -1994 -1998), domenica sera da Commissario Tecnico. Per la sfida contro la Polonia, De Giorgi ha confermato la squadra che il giorno prima aveva battuto la Slovenia: capitan Simone Giannelli e Yuri, palleggiatore e opposto, gli schiacciatori Alessandro Michieletto e Daniele Lavia, Gianluca Galassi e Simone Anzani al centro, Fabio Balaso, libero. Dopo aver perso il primo set (22/25), a causa di un inspiegabile calo di tensione (conduceva per 21 a 17), l’Italia ha ritrovato il gioco e la determinazione, che le hanno permesso di riprendere il pieno controllo della partita e di vincere i tre set successivi (25/21, 25/18, 25/20). Da notare che l’Italia ha vinto tutte le partite disputate in questo campionato: 3-0, contro Canada, Turchia e Cina nel girone eliminatorio, 3-1 negli ottavi contro Cuba, 3-2 nei quarti di finale contro i campioni olimpici della Francia e 3-0 in semifinale contro la Slovenia. Ecco in nuovi giovani campioni del mondo, l’età media é di 24 anni: Simone Giannelli, Riccardo Sbertoli, Simone Anzani, Gianluca Galassi, Roberto Russo, Leandro Mosca, Alessandro Michieletto, Daniele Lavia, Francesco Recine, Mattia Bottolo, Yuri Romanò, Giulio Pinali, Fabio Balaso e Leonardo Scanferla. Tre azzurri hanno ricevuto anche premi speciali: Galassi, come miglior centrale, Balaso, miglior libero, Giannelli, come miglior giocatore del campionato in assoluto e come palleggiatore.
UN VINCENTE – Ferdinando De Giorgi per la pallavolo è stato l’uomo della Provvidenza. Quando, nel luglio del 2021, dopo le olimpiadi di Tokio, ricevette l’incarico di Commissario Tecnico della Nazionale dal Presidente della Fipav, Giuseppe Manfredi (pugliese di Alberobello), dichiarò: << Ho cambiato la Nazionale, ho mantenuto solo sei elementi della rappresentativa olimpica ed ho aggiunto otto nuovi giovani di valore, è una nazionale di prospettiva, i ragazzi lavorano bene e con entusiasmo, siamo fiduciosi nel futuro>>. Il tempo gli ha dato ragione, in due anni con la sua Nazionale ha vinto prima in Europa e poi ha conquistato la corona mondiale. Il gruppo dei campioni del mondo da lui creato reca la sua impronta. La voglia di migliorarsi, l’applicazione nella preparazione, la determinazione nel raggiungere obiettivi prestigiosi, la capacità di dominare le emozioni in partita, sono patrimonio indiscutibile del Ct azzurro.
ORGOGLIO SALENTINO – Ancora una volta Fefè ha regalato gioia ed emozioni agli sportivi italiani, soprattutto agli amanti della pallavolo. Per tutti é un ‘mito’ inarrivabile. E il Salento, la sua terra, ne va orgoglioso. Con l’impresa appena compiuta a Katowice, ha fatto sfumare il sogno polacco di vincere il terzo titolo mondiale consecutivo. Ha compreso la grande delusione del pubblico di casa e ne ha elogiato il comportamento sportivo. Questa vittoria mondiale si aggiunge agli innumerevoli successi conquistati in Italia e nel mondo. De Giorgi, 61 anni, é di Squinzano, popoloso centro a pochi km da Lecce, famoso per l’ottimo vino e per la banda musicale più famosa d’Italia, sorta nel 1876. Chi scrive ha visto ‘nascere’ da giocatore il futuro Ct della Nazionale Italiana e ne ha raccontato le vicende sportive ai microfoni di Telelecce, la storica televisione salentina, che iniziò le sue trasmissioni nel lontano 1975. E’ stato un fenomeno quasi unico, a 16 anni era l’alzatore titolare della squadra del suo paese, la gloriosa Vis Squinzano, con cui conquistò la promozione in serie A, avviandosi ad una carriera quasi unica. Lo testimoniano i tre campionati del mondo, gli ‘Europei’ del 1989 in Svezia, 330 presenze in maglia azzurra, gli scudetti e le Coppe vinte con Club italiani e stranieri. Laureato in scienze motorie, De Giorgi è docente all’Università degli Studi di Foggia.
DE GIORGI E IL PANATHLON – Rivelando un ammirevole spirito panathletico, in una intervista rilasciataci dopo il trionfo europeo del 2021, Ferdinando De Giorgi dichiarò: << La qualità, le doti tecniche sono importanti, ma prima di queste vengono i valori etici e umani. Il rispetto per tutti, la lealtà nei rapporti con il prossimo, il rispetto delle regole, il senso di appartenenza sono condizioni essenziali per fare gruppo e crescere insieme. Per esperienza, so che questi valori accelerano la crescita della squadra, perciò sono indispensabili e di primaria importanza>>. In effetti il Ct, campione del mondo 2022, é stato ed é molto vicino al Panathlon. Nel 1990 é stato proclamato ‘Atleta Leccese dell’Anno’ dal Club di Lecce, e lo scorso anno ha ricevuto il Premio ‘Fair Play 2021’ alla ‘carriera nello sport’.
L’ORO OLIMPICO – Dopo l’Europeo 2021 e il Mondiale 2022, De Giorgi non si fermerà. Ha un compito impegnativo, far crescere ancora i suoi giovani campioni del mondo e guidarli fino alle Olimpiadi di ‘Parigi 2024’. Vuole l’oro olimpico. Ci tiene moltissimo, é l’unico trofeo che gli manca in bacheca. Non fallirà! Gli sportivi italiani, gli appassionati di pallavolo saranno felici di applaudirlo. Ancora una volta. Ad maiora, Fefé!