Tennis di Alberto Capilupi – REDAZIONE di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA Il
L’ATP (Associazione Tennisti Professionisti) e la WTA (l’omologa associazione delle tenniste professioniste) condannano senza equivoci la devastante invasione russa (appoggiata dalla Bielorussia) dell’Ucraina, ma le due associazioni maschile e femminile che organizzano il circuito mondiale dei tennisti avrebbero trovato una soluzione che consentisse la partecipazione degli atleti russi e bielorussi: facendoli competere sotto bandiere neutrali nel circuito.
Ma l’All England Club, il circolo che organizza l’evento del torneo di Wimbledon in accordo con la federtennis britannica (la LTA, Lawn Tennis Association), ha deciso di rispettare alla lettera la posizione intransigente del governo inglese, vietando in modo assoluto la partecipazione degli atleti russi e bielorussi.
Di conseguenza ATP e WTA hanno deliberato di cancellare dal calendario 2022 del circuito il torneo di Wimbledon, cancellando non solo i punti che i giocatori avrebbero aggiunto quest’anno alla loro classifica, ma togliendo persino (in base ad una discutibile, se non incomprensibile, norma del proprio regolamento) quelli conquistati l’anno scorso in questo torneo.
A questa situazione decisamente caotica se ne aggiunge un’altra, che appare piuttosto strana: rimangono infatti intoccati dalla scure ATP gli altri tornei che in questo periodo si stanno svolgendo nel Regno Unito (Queen’S, Eastbourne e Challenger) perché contemporaneamente sono rimaste aperte possibilità alternative di partecipazione ai giocatori russi e bielorussi, a differenza di Wimbledon, che è l’unico in programma per due settimane a partire dal 27 giugno.