Di Ludovico Malorgio – Lecce Area8 Puglia Calabria Basilicata
Il Lecce é primo in classifica, ha battuto il Lanerossi Vicenza 2-1, nel recupero infrasettimanale, ed é solo al vertice del campionato di serie B. Non accadeva dal campionato 2009/2010, che vincemmo con De Canio in panchina. Al tempo la squadra giallorossa balzò in testa alla 15^ giornata e mantenne la posizione fino alla conclusione del campionato. Fu un risultato destinato a restare nella storia del Lecce, un trionfo offuscato, purtroppo, dalla successiva triste e maldestra vicenda dell’illecito sportivo, che costò la retrocessione in serie C. Questa volta l’evento accade dopo 20 giornate ed é fondata la speranza che il Lecce di Baroni riesca a ripetere l’impresa ed a chiudere la stagione trionfalmente primo. La terza vittoria consecutiva contro il Vicenza, dopo quelle contro Pordenone e Cremonese, dunque, oltre a determinare il primato in classifica, ha riproposto al pubblico giallorosso una squadra coesa e brillante, meritevole di elogi ed applausi, ieri sera un poco scarni per verità, se si considera la portata dell’evento. Attenzione, a proposito, a non pensare che sia tutto dovuto ed a credere che la crescita, il mantenimento di elevati standard di rendimento, la bellezza del gioco siano ‘fisiologici’. Nel calcio gli infortuni, la sfortuna, qualche arbitraggio negativo sono sempre dietro l’angolo e bisogna metterli in conto.
Complimenti a Baroni, che ha saputo trasformare il gruppo di giocatori, affidatogli da Corvino e Trinchera, in una ‘corazzata’, con lo scafo a prova di bomba e l’equipaggio di altissimo livello. Le note positive emerse dalla partita contro il Lanerossi Vicenza della gara di ieri sono numerose, la prima costituita dal ritorno al gol di Coda. Il Lecce ne ha bisogno come l’aria, il fatto che il centravanti abbia ripreso a segnare, dopo la tripletta rifilata al Parma, é di fondamentale importanza. importante e significativo. Le altre riguardano, in primis, lo stato di grazia di Hjulmand, che é da considerare un fiore all’occhiello per la squadra, non solo di serie B, poi quello di Listkowski (gol e assist vincente) e di Calabresi, senza dimenticare Strefezza e Lucioni, sempre protagonisti di prestazioni ‘super’. Eppure in questa partita, che il Lecce ha quasi chiuso nel giro di due minuti, dopo mezzora di gioco, non é mancato il solito peccato di leggerezza, in occasione del gol di Meggiorini. Un peccato che si é ripetuto senza provocare danni seri, se si eccettuano quei pochi minuti di suspense finali, ma non é ammissibile che contro l’ultima in classifica, sul 2 a 0 a pochi minuti dal termine, il Lecce si sia fatto trovare impreparato su un’azione di contropiede.
Per concludere una riflessione, che riguarda le scelte di Baroni per la formazione da mandare in campo. Ieri si é avuta la fondata impressione, che nel necessario tourn-over, richiesto dal lungo e impegnativo campionato, il tecnico leccese possa contare su validissimi esterni difensivi e di centrocampo. La coppie Gendrey-Gallo e Calabresi-Barreca, come Mayer-Gargiulo e Faragò-Bjorkengren che ha schierato nelle ultime due gare, offrono ottime garanzie di rendimento individuale e di intesa con la squadra. Lo stesso si può affermare dell’alternativa Di Mariano- Listkowski all’ala sinistra. Fermo restando che Baroni potrà pescare a suo piacimento tra i dieci giocatori in questione, senza provocare squilibri tattici o di rendimento. Questo dimostra che con Coda, Strefezza, Lucioni e Hjulmand, giocatori inamovibili (pur con validissime alternative), il Lecce ha un ‘equipaggio’ di primo livello in grado di guidare la ‘corazzata’ giallorossa sulla rotta già intrapresa che porta alla serie A. (lud.mal.)