Djokovich non può partecipare agli Australian Open 2022. E forse (?) nemmeno a quelli dei prossimi anni
Tennis Il di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
E’ la conclusione logica del suo rifiuto a vaccinarsi e delle bugie utilizzate per cercare di forzare la mano al Paese ospitante il prestigioso slam.
Questa è la conclusione logica della vicenda (come abbiamo pensato fin dall’inizio), perchè non esiste un’autorità mondiale che imponga ai singoli Paesi di attenersi a precise regole riguardanti la salute e l’immigrazione (compresa quella temporanea).
Quindi ogni Paese è libero di darsi le regole che vuole.
E, nel caso specifico del Covid, l’Australia impone che, per l’ingresso, bisogna essere vaccinati. Ma Nole non lo è: quindi deve tornarsene a casa. Punto.
Questa amara conclusione, però, non è uno smacco solo nei confronti del grande campione serbo, ma per tutto il sistema sportivo mondiale, che pretenderebbe di essere completamente autonomo rispetto agli Stati.
Ma in realtà non lo è, perché i singoli Stati, se vogliono, comandano loro nel proprio territorio. Soprattutto in tema di salute e di immigrazione. Se vogliono, non c’è spazio per le furbizie di chi cerca di aggirare le regole e di prenderli in giro …
Al sistema sportivo mondiale rimane però la possibilità di vendicarsi, espellendo l’Australia (come aveva minacciato con l’Italia se non avesse precisato con una legge l’autonomia del CONI rispetto allo Stato italiano). Ma non lo farà, perché (secondo noi) non ne avrà il coraggio.
Prevarrà (speriamo) il buon senso, come nel caso di Djokovich.