Di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Il calcio è indubbiamente lo sport più popolare in Italia. Per questo motivo il campionato italiano di serie A dovrebbe essere visibile sui canali della Rai (cioè sui canali della TV di Stato), in cambio del pagamento del canone.
Fino all’anno scorso si poteva vederlo su Sky (piattaforma privata a pagamento), ma non sulla Rai.
Quest’anno non si può vederlo neppure su Sky, ma su DAZN, altra piattaforma privata a pagamento. Così, chi ha fatto l’abbonamento a Sky dovrebbe pagare un altro abbonamento.
Mi rifiuto.
Ma così non potrò vedere partite di serie A (tranne qualche briciola).
Sopravvivo.
Sky si è tenuto le Coppe europee. Ma non tutte le partite. Per vedere quella più importante in programma al mercoledì bisogna fare un altro abbonamento, gestito da Amazon.
Un vero ginepraio.
A questo punto mando al diavolo la federazione, le piattaforme televisive e l’ingordigia del mondo del calcio che, strapagando con compensi scandalosi calciatori e allenatori, deve poi rifarsi sugli utenti.
Basta.
Per vedere la Juve, ieri sera ho abbandonato la poltrona per andare a guardare la partita nel mio circolo sportivo.
Ma mi sento tradito da Sky.
P.S. E per giunta Amazon al buio (n.d.d.)