SECONDA LA COETANEA LEILAH ANNIE FERNANDEZ. ENTRAMBE GIOVANISSIME E FIGLIE DELLA GLOBALIZZAZIONE
Tennis Il di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Emma Raducanu, cittadina britannica nata in Canada nel 2002 da padre romeno e da madre cinese, ha battuto in singolare, nella finale dello slam americano, la coetanea Leilah Annie Fernandez, cittadina canadese nata a Montreal da padre ecuadoriano e da madre filippina.
Un tennis velocissimo e altamente spettacolare quello offerto dalle due ragazze, che sono ora proiettate a piazzarsi tra i primi posti nella graduatoria WTA, in cui negli ultimi anni si è creata una situazione piuttosto fluida dopo la progressiva decadenza di Serena Williams.
Un particolare divertente: la vincitrice, proveniente addirittura dalle qualificazioni, era così certa di non superarle, che aveva acquistato a Londra un biglietto di andata e ritorno valido per una settimana. Ma aveva sbagliato in pieno le previsioni, perchè ha dovuto poi passare altre due settimane a New York, da cui porterà però a casa il trofeo e un assegno di ben due milioni e mezzo di dollari (mica male …)!
Da notare, inoltre, che la britannica in tutto il torneo non ha perso nemmeno un set. Ma anche la canadese lascia un ottimo ricordo di sé.
Tutto sommato, le due finaliste esprimono un tennis abbastanza simile, basato sull’anticipo e su una grandissima precisione nel cercare le massime angolazioni. Raducanu è però dotata di una maggior potenza, che le ha consentito di aggiungere più peso alla profondità dei suoi colpi, mandando spesso fuori ritmo l’avversaria, costretta così all’errore. Fernandez ha espresso invece una marcata superiorità nei diagonali stretti e nella reattivià, non sufficienti però a compensare lo svantaggio di dover subire costantemente le iniziative dell’avversaria.
La canadese, partita piuttosto male, ha subìto immediatamente un break nel secondo game, rischiandolo in totale 6 volte e commettendo 2 doppi falli. Conclusione invertita nel game successivo, in cui le due giocatrici si sono date battaglia con scambi lunghissimi.
Si è poi proceduto in perfetto equilibrio fino al punteggio di 5-4 a favore di Raducanu, che infine ha strappato il servizio all’avversaria al termine di ben 4 set-point, nonostante la strenua difesa di Fernandez.
Una situazione piuttosto simile a questa, sul piano dell’equilibrio agonistico, si è verificata nel secondo set, quando la canadese era al servizio sul punteggio di 2-5. Probabilmente proprio questo è stato il game più bello di tutto l’incontro sia dal punto di vista spettacolare sia da quello tecnico. Da aggiungere, come cronaca, che Fernandez, giocando coraggiosamente, è riuscita a neutralizzare 2 match-point, arrivando così a 3-5.
Su tale punteggio la canadese ha fatto di tutto per proseguire nella rimonta, arrivando a procurarsi due palle- break, che però Raducanu è riuscita a salvare, per concludere infine l’incontro con un ace.
Applausi quindi alle due giovanissime , da cui ci si attende un avanzamento in classifica proporzionato al gioco che hanno saputo esprimere in questo torneo.
E oggi finale del singolare maschile tra gli attuali primi due del mondo Djokovic e Medvedev: un incontro destinato a rimanere bella storia del tennis.