KARA-KIRI DELLA BIELORUSSA SABALENKA
Il tennis femminile si ringiovanisce: in finale due ragazzine, una più brava dell’altra.
Tennis Il di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Nella prima semifinale la bielorussa Sabalenka, favorita nei pronostici, ha giocato alla pari contro l’esile e rapidissima canadese Fernandez, cercando di caricare tutte le palle. Ma nei momenti cruciali non è riuscita a controllare le proprie emozioni, commettendo errori assurdi. D’altra parte l’autocontrollo è probabilmente la principale componente psichica di uno sport terribile come il tennis, in cui non si è mai sicuri di vincere.
Nel primo set la bielorussa, n. 2 del tabellone e unica superstite tra tutte le teste di serie, è partita alla grande, strappando subito il servizio all’avversaria. Poi si è portata rapidamente in vantaggio per 3-0 e successivamente per 4-1. Ma sul 4-2 Sabalenka ha perso per la prima volta la testa, iniziando con un doppio fallo, seguito da altri due errori evitabili: 0-40, quindi 3 break-point, nell’ultimo dei quali ha commesso un altro doppio fallo!. Poi sul 6-5 a suo favore ha avuto un set-point, che ha sciupato. E nella parte finale del tie-break ha commesso altri due errori fatali: uno smash non centrato e un altro doppio fallo.
Vinto il secondo set per 6-4, la bielorussa si è rovinata definitivamente con altri due doppi falli nell’ultimo gioco del terzo, in cui si trovava in svantaggio per 5-4.
Quindi Sabalenka, pur esprimendo un tennis d’alto livello, molto potente e preciso, ha fatto tutto da sola nel perdere un incontro che ha gettato alle ortiche. Fernandez, invece, sicurissima di sé, ha continuato a non arretrare dalla linea di fondo, anche quando sarebbe stato probabilmente consigliabile farlo per arginare le tremende bordate di Sabalenka. Ma questo è il marchio di fabbrica della piccola canadese, tutto basato sull’anticipo, sulla reattività e sulla precisione.
L’altra semifinale, in cui la britannica Raducanu ha affrontato la greca Sakkari, ha avuto un andamento a senso unico, perché era troppo evidente la superiorità della prima che, vinto il primo set per 6-1, nel secondo ha avuto qualche difficoltà nel contrastare la reazione dell’avversaria, che non è però riuscita, sia pure per un solo game, a recuperare lo svantaggio.
Nella finale, che si prospetta bellissima, tra Fernandez e Raducanu, vedremo chi delle due saprà meglio interpretare il meraviglioso gioco di anticipo che esse sanno esprimere.
Oggi semifinale del singolare maschile tra Medvedev e Auger-Aliassime.
Seguirà l’altra semifinale tra Djokovic e Zverev.