Intervista di GINO GOTI alla medaglia di bronzo alle olimpiadi di Tokio (Umbria Cronaca, quotidiano on-line)
Spoleto – Si è svolta dell’accogliente giardino delle “Due Querce” a Bazzano di Spoleto la festa organizzata dal Club Clitunno per Agnese Duranti, la spoletina del quintetto di ginnastica ritmica medaglia di bronzo a Tokio. Agnese, quali sono state le tue emozioni al rientro in Italia? “Sono state emozioni fortissime perché rivedere le nostre famiglie, i genitori, tutte le persone che ci vogliono bene fuori dall’aeroporto ad aspettarci a braccia aperte è stato meraviglioso. Prima della partenza non li avevamo potuti nemmeno abbracciare a causa del Covid, quindi rivederli con questa medaglia al collo è stato emozionante”.
Torniamo a Tokio, quale è stato il primo pensiero all’uscita del responso della giuria? “Eh, quando sono usciti i nostri punteggi diciamo che eravamo soddisfatte ma non al 100/100. Secondo noi soprattutto per il secondo esercizio potevano darci qualche punto in più. Infatti la nostra allenatrice ha fatto ricorso ma non è stato accettato. Ovviamente però sapevamo che potevamo giocarci una medaglia e abbiamo aspettato la fine della gara e quando abbiamo capito che il bronzo era nostro siamo scoppiate in un pianto di gioia”.
Il ricordo più bello dell’Olimpiade a parte le gare e la medaglia? “Certamente il Villaggio Olimpico, lo stare a contatto con atleti di tutto il mondo, di tutti gli sport e poi la mensa aperta 24 ore su 24 e con le specialità gastronomiche di tutto il mondo per accontentare tutti i palati e tutti i gusti”.
Ogni medaglia ha un prezzo, che prezzo ha avuto questa medaglia per te? “Questa medaglia per me è il coronamento del sogno di una bambina che a nove anni ha iniziato a praticare lo sport della ginnastica ritmica e non ha mai mollato un attimo. E’ stato sempre un percorso in salita, però ci siamo tolte tantissime soddisfazioni e questa medaglia è l’emblema di tutti i sacrifici, di tutte le rinunce, i sudori in palestra, ma anche tutto quello che c’è di bello in questo sport che è appunto vincere queste competizioni”.
Agnese che rapporto c’è con il Panathlon club Clitunno e con il presidente Menichelli? “Il presidente è stato in realtà sempre presente, ci conosciamo da un po’ di anni e ho un affetto particolare per questa associazione e il presidente è stato uno dei primi a congratularsi con me e a scrivermi dopo questa vittoria. Mi ha fatto un piacere immenso e sono felice oggi di essere qui a questa piccola festa per questa medaglia”.
E per Claudio Menichelli e per il Panathlon che significato ha avere qui una medaglia di bronzo delle Olimpiadi 2020 di Tokio? “Per l’associazione che in questo momento rappresento è un orgoglio immenso, ma per me da umbro, da padre, da sportivo vedere questa ragazza fiorire in questo modo sia nell’aspetto agonistico ma anche nel carattere, nella sua formazione è una cosa veramente commovente. Oggi è la sua festa, la festeggeremo, ma la festa è anche verso i genitori, verso la comunità che l’ha cresciuta, accolta: per cui è la festa di tutti e lei è la punta di diamante. Però ai genitori va un ringraziamento particolare e io oggi sono qui a festeggiare anche loro. Non posso dire anche soprattutto perché l’evento è talmente gigantesco che Agnese prende tutta la scena. I genitori li abbiamo ancor più nel cuore.”
Menichelli ha chiamato in causa i genitori. Chiediamo alla mamma che cosa ha detto ad Agnese all’aeroporto? “Ce l’abbiamo fatta”. Soltanto questo? “Ci ha fatto vedere la medaglia e siamo scoppiati a piangere tutti quanti, poi dal pianto siamo passati alla gioia, a questa immensa soddisfazione che premia anche i nostri sacrifici.”
Agnese aveva nove anni quando ha iniziato a praticare la ginnastica ritmica e a tredici, dopo essersi messa in evidenza a livello regionale e poi nazionale, è entrata a far parte del gruppo di atlete della nazionale affidata alle cure di Emanuela Maccarani nel Centro Federale di Desio in Lombardia. Ora qualche giorno di meritato riposo e poi di nuovo in allenamento al Centro Federale Estivo di Follonica per presentarsi in forma, nel mese di ottobre, ai campionati mondiali sempre in programma in Giappone.
“Per noi la medaglia Olimpica – ci ha detto ancora Agnese ricevendo dal presidente Menichelli e da Rita Custodi, Governatore Area X Panathlon Umbria il simbolico premio di un piatto d’argento con le firme dei soci del club – è un punto di partenza, non di arrivo. Speriamo di migliorare sempre la nostra prestazione ai mondiali, ma poi ci sono altri importanti appuntamenti prima della “rivincita” alle Olimpiadi di Parigi”.
Un lungo e caloroso applauso ha salutato l’atleta cui hanno partecipato anche i numerosi clienti presenti nel fresco giardino delle “Due Querce” il cui titolare è, ovviamente, socio del Club Clitunno.