Il Tennis di Alberto Capilupi – REDAZIONE G. Brera Università di Verona – Area1 Veneto Trentino/AA
Cade anche il n. 1 del mondo, Djokovich. Crolla così anche il suo sogno di ottenere il Golden Slam, vincendo in una stessa stagione le Olimpiadi e i quattro Slam (ma gli rimane la possibilità di aggiudicarsi il Grande Slam nel 2021 e superare Federer e Nadal nel totale di questi tornei).
In semifinale, contro Zverev, il primo set è andato perfettamente liscio per il serbo, che ha strappato il servizio all’avversario nel quarto e nel quinto gioco, portandosi prima a 3-1, poi a 5-1, per concludere poi il parziale per 6-1.
Nel secondo Zverev ha cominciato a ribellarsi a partire dal secondo gioco, in cui ha ottenuto un break point, ma senza successo.
La svolta si è verificata nel quarto gioco, quando si era sul punteggio di 2-1 per Zverev; Djokovich era al servizio, aveva battuto bene e il tedesco non aveva controllato la risposta: 30-15. A quel punto Zverev ha avuto uno scatto d’ira e ha scagliato a terra la racchetta, perché evidentemente non accettava di subire la tattica del serbo, basata su continue variazioni laterali a basso livello di potenza, alternate a palle corte. Zverev deve essersi ricordato di essere un gigante di 90 chili,alto quasi due metri, in grado di comandare il gioco a partire dal servizio.
Djokovich ha tenuto il suo servizio, arrivando a 2 pari, poi ha perso 9 giochi consecutivi, vincendone uno solo prima della conclusione dell’incontro.
Da cineteca, ma anche drammatico il secondo gioco del terzo set, in cui il campione serbo ha avuto a disposizione ben 4 palle-break, tutte neutralizzate dal tedesco, che in quel game ha messo asegno ben 4 ace.
Djokovich ad un certo punto ha perso anche lucidità nella ricerca di possibili vie d’uscita, specialmente quando ha insistito a tentare di superare con assurdi pallonetti una torre di due metri che aveva conquistato la rete.
Quindi Djokovich è crollato, ma Zverev ha vinto soprattutto perché è stato capace di diventare una incontenibile macchina da guerra sempre in spinta.
Si potrebbe dire che il tedesco ha avuto successo adottando il modello Thiem, che però ha dimostrato che non si può continuare a vincere giocando sempre così, perché i fiammiferi prima o poi si spengono da soli.
Giocando così, se si è capaci, si possono vincere singoli incontri.
Vedremo una bella finale se Zverev sarà in grado di ripetersi.
Il suo avversario sarà il russo Kachanov, che in semifinale ha eliminato in due set lo spagnolo Carreno Busta, con il doppio punteggio di 6-3.
Sostanzialmente il russo ha fatto leva su una maggiore potenza con il diritto, utilizzata al momento giusto.
Se Zverev giocherà come nella seconda parte dell’incontro di semifinale, non ci sarà storia. Altrimenti non ci meraviglieremmo se vincesse Kachanov, che è in gran forma.
Nel doppio maschile dominio dei croati, che sono arrivati alla finale con due coppie. L’oro è stato conquistato, secondo i pronostici, da Metc e Pavic, che hanno battuto (ma di misura) Cilic e Dodig.
Domani si svolgerà la finale del singolo femminile.