RUOTE D’ORO – Gold Wheels – Capitolo n. 28
FIAT 128
di Roberto Gerosa
Costruita dalla FIAT (Fabbrica Italiana Automobili Torino) presso lo stabilimento di Rivalta (Torino) dal 1969 al 1983, la 128 aveva una cilindrata di 1116cc e fu la prima Fiat ad adottare la trazione anteriore dopo anni di sperimentazione grazie al lavoro dell’ing. Dante Giacosa che la progettò allo scopo di sostituire la “vecchia” Fiat 1100 di cui abbiamo parlato, in versione Zagato, nel capitolo n° 13 di novembre 2020. La 128, a 2 o 4 porte, aveva gli interni semplici e razionali, una moderna impostazione (per allora) del motore con albero a camme in testa e distribuzione a cinghia. Nello stesso anno fu affiancata dal modello famigliare.
Nel 1971 debuttò la versione 128 Rally, che, nella pratica, era la 2 porte con motore potenziato a 1290cc e si contraddistingueva per il diverso paraurti (due pezzi), la mascherina e la parte bassa della vettura di colore nero e per i diversi gruppi ottici posteriori. Seguiranno le versioni sport coupé e sport lusso mentre nel 1972, grazie al designer Nuccio Bertone, verrà prodotta una versione sportiva a 2 posti denominata Fiat X1/9 con motore in posizione centrale/posteriore.
Ricordo che in quegli anni ci furono anche alcuni accadimenti che ci lasciarono con il fiato sospeso come l’incidente avvenuto durante la spedizione spaziale “Apollo 13”, quando l’onda d’urto di un’esplosione creò non pochi problemi ai comandi di guida della navetta e storica diventò la famosa frase: “Houston, abbiamo un problema”. Dopo non poche vicissitudini, i tre dell’equipaggio grazie al sangue freddo e ad una insolita manovra mai provata prima, rientrarono sulla Terra. Molti erano i telespettatori, compreso il sottoscritto che, seguendo l’evento in tv ascoltavano il giornalista Ruggero Orlando, nato a Verona nel 1907 e morto a Roma nel 1994, che i “diversamente giovani” ricorderanno per la classica frase: “Qui Nuova York, vi parla Ruggero Orlando”.
Sempre in quegli anni si festeggiò la vittoria calcistica sulla Germania con un bel 4 a 3 definita in seguito la partita del secolo. Fu una gara molto sentita e tanto tesa perché in gioco c’era anche una sorta di riscatto dell’Italia del dopoguerra sulla Germania e talmente coinvolgente che, si dice, alcuni giocatori in panchina ebbero un calo di peso per la tensione subita. Ricordo che ci assembrammo in gruppo (neanche tanto piccolo) nella adiacente statale, sfogando la nostra tensione fermando tutte le vetture e obbligando, con educazione, i passeggeri a brindare alla vittoria italiana. Tra le varie vetture ne fermammo anche una con targa tedesca, lo ricordo bene perché il pizzaiolo che aveva la sua attività vicino a casa mia, grande tifoso di calcio, (i carabinieri presenti capirono l’euforia del momento) li fece addirittura scendere dall’auto per brindare assieme a noi. Inizialmente i volti di questi signori tedeschi non erano propriamente immagini di felicità ma, apprezzando il “Bardolino”, in quanto erano ospiti di amici sul lago di Garda, bevvero il vino con simpatia accompagnandolo con il classico pezzettino di grana padano che, a detta di mio nonno Aurelio, grande appassionato di storia. . . sembra sia nato nel lontano anno 1135 da monaci cistercensi “O. Cist.” (Ordine monastico di diritto pontificio) che avevano una comunità religiosa presso l’abbazia di Chiaravalle in zona Parco agricolo Sud Milano. Come dimenticare poi quando nel 1974 avemmo l’austerity ed i vari Governi, compreso quello Italiano, emanarono le disposizioni atte al contenimento dei consumi energetici a seguito della crisi petrolifera del ’73, obbligandoci ad andare a piedi o con la bicicletta, la domenica?
Tornando alla 128, ecco una bella iniziativa di tre ragazzi di Lecco, studenti di meccanica che parteciperanno al “Mongol Rally”, la corsa definita più avventurosa del mondo, a scopo benefico, percorrendo dai 13.000 ai 16.000 chilometri, in base all’ itinerario scelto dai concorrenti, con una Fiat 128 del 1973 da loro restaurata e preparata per l’evento. Naturalmente tale manifestazione non è da paragonare alle gare da rally ma con spirito goliardico, privi di assistenza da parte dell’organizzazione, cercheranno di risolvere i possibili imprevisti da soli o con l’aiuto di persone incontrate durante il viaggio. Con partenza da Praga il 18 di luglio e un viaggio “senza rete” arriveranno (così si spera) a settembre in Mongolia. Alcune delle limitazioni per l’accesso a questa gara sono: solo auto utilitarie con almeno 10 anni di vita e cilindrata inferiore ai 1200cc (centimetri cubici). Scopo del tour è portare sorrisi, caramelle e alcune derrate alimentari, ai bambini che questi ragazzi incontreranno durante il percorso mentre gli introiti che riceveranno da sponsor o da altri sostenitori, detratta la quota di iscrizione (euro 500,00) e le spese del viaggio, saranno donati alla Onlus-Veronica Sacchi che svolge clownterapia nei vari ospedali d’Italia. “Non possiamo sempre fare grandi cose nella vita, ma possiamo fare piccole cose con grande amore” -Madre Teresa-.
**Ringrazio tutti i lettori/lettrici e, per i loro commenti, Luca, Gianni, Paola, Monica.
**News dai lettori (annunci gratuiti): Samuele vende Fiat 500 B (topolino), anno 1948, originale in buone condizioni, completa di documenti, 11.900 euro, foto a richiesta. Gianni vende Isomoto 125, iscritto FMI, colore rosso, con targa e libretto ma cancellato dal PRA, 2.500 euro, foto a richiesta. Per annunci o richieste, il numero gratuito è 3755459855 tramite WhatsApp.
**Alcuni appuntamenti di luglio: Pordenone09/10 “XIX Piancavallo Revival”. Treviso-Vicenza 17/18 “Prova Resistenza Veicoli Province Venete”. Mantova 18 “Cinque Province Vintage”. Ischia 18/25 “Il Triangolo d’Oro-XXIV Edizione”.
2 Comments
Gianni
Definire gli articoli di Roberto Gerosa non è facile. Sport, passione, cultura e un pizzico di personale ironia, credo siano gli ingredienti. Quindi, attendo curiosamente il prossimo. Gianni
Angelo
Nel 1978 acquistati una 128 usata oltre che veniva adoperata x la famiglia, dal lunedì al sabato veniva caricata con gli attrezzi da lavoro ed eseguivo riparazioni e montaggi forni da Pane quella piccola Fiat dopo pochi anni aveva già all’attivo 24000 km nel frattempo avevo cambiato diverse parti di usura frizione, freni, pompa dell’acqua mai aperto il motore era indistruttibile mi ricordo quando cambiai e la detti al concessionario x un furgone mi disse che non ne aveva trovato tante Cosi grazie a Roberto x avermi trasporto nel lontano 78 anche perché ero più giovane