” Dica 33 “
Qui Castelfranco Veneto – Dott. Piera Vettori ” Area 1 Veneto – Trentino/AA
La prima volta che andai negli Stati Uniti ,davvero molti anni fa! rimasi molto colpita,oltre che da tante altre cose,dalla frequenza con cui si incontravano per strada, nei parchi, nei musei soggetti di entrambi i generi affetti da un’obesità che spontaneamente veniva da definire “mostruosa” e magari che -non si capiva se fosse per autoironia o per scaramanzia o per cos’altro …ostentavano vistosamente in mano l’immancabile lattina di Coca Cola ma attenzione! di Coca Cola Light ….
Con mio marito ci scambiavamo un’occhiata eloquente ma tant’è …o meglio tant’era…
E questo sia in California che lungo la costa Est che nell’interno
Avevo attribuito parte della responsabilità di questa situazione al fatto che oltre oceano non disponevano,almeno allora o comunque non a sufficienza ,di quella che per noi è naturale e cioè della dieta mediterranea dovendosi invece accontentare per lo più di un cibo che saltuariamente può anche essere anche consumato ma alla lunga non è certo salutare ….
Cosa è successo negli ultimi tre -quattro decenni ?
che gli americani obesi erano per un 30% ed obesi,anzi con una tendenza in peggioramento sono rimasti …..mentre noi, detentori di una splendida dieta mediterranea appunto, l’abbiamo un po’ tradita e ci siamo un po’ “americanizzati”(mi voglio riferire in questa nota esclusivamente al punto di vista del cibo…)
Certamente non è solo per un cambiamento dell’alimentazione ma anche per altri fattori che pure in Italia si è assistito ad un graduale rapido aumento della percentuale di soggetti sovrappeso e francamente obesi .Secondo i dati delle società scientifiche (Società Italiana di Diabetologia,Società Italiana di Cardiologia,Associazione nazionale dei cardiologi ospedalieri etc )l’obesità ormai sfiora o addirittura supera il 30% della popolazione e interessa purtroppo anche la fascia di età pediatrica.
L’organizzazione mondiale della sanità da tempo parla di pandemia di obesità (molto prima che di pandemia da coronavirus 19)
Ci sono esempi di obesità dovuti a patologie gravi ma la maggior parte dei casi è dovuta alle conseguenze di stili di vita inadeguati che comprendono oltre ad una alimentazione non corretta (non solo per la qualità e la quantità del cibo ma anche per gli orari di assunzione ), la sedentarietà (riguarda circa il 30% della popolazione italiana a tutte le latitudini),l’abitudine al fumo,il consumo di alcool.
La presenza di obesità si accompagna ad un aumentato rischio di malattie che correla con la gravità dell’obesità stessa.
Molto spesso all’obesità si associano ipertensione, diabete ipercolesterolemia, malattia delle coronarie e delle arterie periferiche,disturbi della sfera psichica con quadri di depressione e di stress e molto altro ancora.
Cosa si può fare ? mi verrebbe spontaneo dire “prima di tutto cerchiamo di non diventare obesi “….ma è troppo lapalissiano.
E comunque si :fin dalla più giovane età attiviamoci per adottare e promuovere , prima di tutto in famiglia e poi nell’ambiente a noi vicino (amici scuola mondo dello sport ) stili di vita sani per essere di buon esempio (senza la retorica che si potrebbe correlare a questa dicitura)
Gli stili di vita sono importanti:lo sanno gli atleti ,i preparatori sportivi,i responsabili delle società sportive; dovrebbero saperlo anche i genitori,gli insegnanti, i medici di famiglia, i medici dello sport .Ai corretti stili di vita vanno aggiunti tenacia e sacrificio per ottenere risultati e per centrare gli obbiettivi (sono esempi da non imitare quelli di atleti talentuosi e trasgressivi ).
Cosa si può fare ancora ? si dovrebbero praticare attività fisica ed esercizio fisico regolarmente: una volta di più quindi l’esercizio fisico diventa mezzo di prevenzione e di terapia anche del sovrappeso e dell’obesità.In questi casi va sottolineata l’importanza di un graduale percorso, se possibile personalizzato di avvicinamento alle discipline sportive più indicate per questo tipo di soggetti.
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