Qui Napoli – Francesco Schillirò – Area 11 Campania
Lo stupendo scenario del golfo di Napoli è stato il punto di partenza di questa regata che ha visto la partecipazione di oltre 100 barche. Le variopinte vele alle ore 19 di sabato 15 maggio facevano da corona all’isolotto di Megaride con il suo Castel dell’Ovo. È la prima volta che la regata non parte di notte per le limitazioni pandemiche, togliendo ai fortunati spettatori,il piacevole gioco delle luci di via su un mare luccicante.
L’evento è stato organizzato dal Circolo del Remo e della Vela Italia in uno con Yacht Club Capri ,Yacht Club Italiano e IMA. Dopo le partenze scaglionate dal Golfo di Napoli,le barche di “bolina “,contro un mare formato,sono risalite sino a Ponza (davanti al Golfo di Gaeta) per poi ritornare di “traverso”al centro del Golfo partenopeo e bordeggiando Punta Campanella ,girare di bolina gli scogli de Li Galli (Golfo di Salerno) per poi di “lasco” raggiungere il traguardo di Capri.. La cronaca di questi giorni è esaustiva sui vincitori delle coppe e categorie per cui ritengo inutile soffermarmi su questo punto,ma al contempo ,essendo uno che “va per mare”, voglio esprimere i più vivi complimenti al Comitato Organizzatore che ha reso obbligatorio l’imbarco dell’autogonfiabile, anche se non richiesto tra le dotazioni di sicurezza ,dalla categoria 3 della normativa di World Sailing. Il mare è dolce e meraviglioso, ma può essere crudele (Ernest Hemingway).