[comunicato stampa congiunto con il CONI Point Ferrara e Associazione Nazionale Olimpici e Azzurri d’Italia sezione di Ferrara]
La Carovana Rosa, dopo aver toccato provincia e periferia lo scorso anno, torna ad abbracciare le zone più urbane della Città di Ferrara. Lo farà con un passaggio adrenalinico, segnato da un traguardo volante in una tappa tutta piatta adatta alle ruote veloci, anche se è possibile che qualche attaccante di giornata abbia libertà di azione, soprattutto dopo due tappe decisamente impegnative.
Ma andiamo per ordine: 198 i Km che separeranno la partenza di Ravenna dall’arrivo di Verona, con 3 regioni e 5 provincie interessate (oltre alle già citate saranno Rovigo e Mantova). Di questa lunga marcia, su un percorso piatto come una “piadina”, oltre 40 km saranno nel nostro territorio: si entra dal ponte della Bastia ad Argenta per poi seguire quasi interamente il percorso della SS16 Adriatica, anche nell’attraversare la Città di Ferrara: si arriverà quindi da via Ravenna, curvone sulla rotonda per prendere via Wagner, ancora rotonda per entrare in via Fabbri, sperando che il treno non decida di passare in quel momento, serpentone per via Goretti, via Bologna, via Darsena dove una nuova rotonda farà imboccare viale IV Novembre e viale Po, con una sicura “onda verde” che porterà i corridori ad attraversare il sottopassaggio ferroviario, ripercorrendo il tracciato della partenza di tappa del 2018, con svolta su via Padova per superare forse la “salita” più dura di giornata, quella sul ponte in ferro di Pontelagoscuro, salutando così Ferrara e l’Emilia-Romagna, anche questa volta grande protagonista del Giro d’Italia.
Consultando la cronotabella scopriamo che l’ingresso nel territorio provinciale è previsto tra le 13:10 e le 13:15 (attenzione all’imprecisione nella stessa, per seguire l’attraversamento della Bastia bisogna leggere l’ultima riga in provincia di Ravenna), mentre l’arrivo nell’area urbana (leggasi Svinc. RA8) tra le 13:54 e le 14:02, per poi attraversare il Po tra le 14:10 e le 14:20. Oltre alla raccomandazione di organizzarsi per tempo per gli spostamenti e di portare pazienza e fare festa con il Giro anziché arrabbiarsi con gli addetti al traffico, ricordiamo a chiunque deciderà di seguire la corsa a bordo strada di farlo consapevolmente, rispettando i corridori, il codice della strada e le norme anti contagio.
Il Giro d’Italia non è solo Sport ma Storia, Cultura e Folclore del nostro Bel Paese. Inoltre, mentre attraversa il territorio, permette di ricordare grandi personaggi. Noi vogliamo approfittarne per ricordare gli Olimpici ferraresi della bicicletta, a cominciare dalle nostre medaglie d’argento Vincenzo Zucconelli (foto a destra – Jolanda di Savoia, 3 giugno 1931) e Dino Bruni (a sinistra – Portomaggiore, 13 aprile 1932), che hanno conquistato la piazza d’onore nella gara a squadre di Helsinki 1952 (assieme al parmigiano Gianni Ghidini) entrambi “vestitori” della Maglia Rosa!
Zucconelli correva per la Legnano e vinse la tappa da Roma a Napoli del 1955, ma la soddisfazione di vestire la Maglia Rosa arrivò solo l’anno dopo, quando la crono a squadre del 20 maggio sul circuito di Lido di Albaro lo fece leader della corsa per un giorno. Indosso la Rosa in corsa dunque il 21 maggio, esattamente 65 anni fa!
Bruni, velocista per la Bianchi, la Ignis e la Gazzola, vestì invece la Maglia Rosa dopo aver vinto la 1^tappa del Giro 1960 da Roma a Napoli… per la serie corsi e ricorsi storici! Questa volta il simbolo del primato fu conquistato il 19 maggio e la maglia indossata il giorno seguente, esattamente 61 anni fa! Bruni replicò poi la vittoria di tappa alla 17^ frazione da Treviso a Trieste e nel suo palmares conta anche 3 successi al Tour e la medaglia di bronzo ai Mondiali dilettanti del 1955 e la partecipazione a Melburne 1956.
A loro è doveroso aggiungere poi i centesi Corrado Ardizzoni (Cento, 23 febbraio 1916 – Cento, 14 marzo 1980), che ha preso parte alla corsa su strada a Berlino 1936, arrivando quarto a squadre e, in epoca molto più recente, il pistard Angelo Ciccone (Cento, 7 luglio 1980) che ha preso parte a 2 edizioni dei Giochi (Atene 2004 e Pechino 2008).